Anticipato dal singolo ‘Downtrodden‘ il nuovo ep dei punk rockers milanesi ‘Old But Gold‘ è uscito a fine febbraio e puntualmente è arrivato in redazione. La band formata nel 2007 da Andrea Rock ha all’attivo 4 cd e moltissime date in compagnia dei migliori acts internazionali quali: Old Firm Casuals, Misfits, The Damned, Bad Religion, Social Distortion e molti altri.

Il tema portante di questo Ep è il decorso del tempo, pezzi di vita, frames di tredici anni di attività della band che si interroga sul significato di fare musica oggi. Il lavoro per la prima volta è corale, ogni componente ha messo la sua esperienza e il suo background per la miglior riuscita possibile. Ci saranno riusciti? Vediamo.

Registrazione e produzione sono su livelli altissimi, di caratura internazionale. Sei brani sono pochi ma tanti al tempo stesso se si deve giudicare un lavoro così importante per la band. Rispetto al passato i suoni sono meno diretti e scanzonati, maturità? Direi di si. Una maggior ricerca anche, per non rimanere ancorati a se stessi senza comunque snaturarsi.

Si parte con la title track che un po’ riassume l’essenza della band e il suo scopo di essere ancora in trincea dopo 13 anni, buon inizio. Il secondo singolo, ‘Lust For The Road‘ è un inno alla vita on the road e musicalmente parlando ha un bel tiro, non disdegnando però la parte melodica che non manca mai. Molto Social Distortion oriented la seguente ‘Comfortably Weak‘, tra le mie favorite per il suo mood trascinante e per l’argomento trattato che rilancia l’attivismo della band. In questo caso si parla di diritti umani negati e della speranza chje il futuro possa essere migliore.

Il già citato primo singolo ‘Downtrodden‘ è autobiografico e ci racconta quanto possa essere difficile coniugare vita privata e vita artistica, cantato con la giusta dose di pathos, ci piace! A seguire ‘Gratification Breakdown‘ dove fli Andead si tolgono qualche sassolino dalla scarpa su critiche passate, e lo fanno con un brano che fa uscire la loro anima punk rock nel migliore dei modi, rozzi e cattivi come si conviene a chi si è rotto le palle di essere criticato dai soliti invidiosi.

Chiude ‘The Company Regime‘ nella quale torno a identificarmi come ogni volta che si parla di lavoro, precarietà e perdita del lavoro, cose da me provate sulla pelle negli ultimi anni. A livello sonoro è un brano tagliente, ruvido con qualche linea melodica che non inficia l’andamento molto sostenuto.

Fondamentalmente ‘Old But Gold‘ si lascia ascoltare con piacere, dando anche l’opportunità di riflettere sul mondo circostante, attendo adesso un lavoro completo dato che in questo caso l’Ep suona di incompiuto avrei avuto voglia di ascoltare almeno altre 4/5 canzoni. Ma ci sarà modo, per ora complimenti per l’ottimo lavoro svolto.

 

Klaus Petrovic

 

TrackList

  1. Old But Gold
  2. Lust For The Road
  3. Comfortably Weak
  4. Downtrodden
  5. Gratification Breakdown
  6. The Company Regime
  • Anno: 2020
  • Etichetta: IndieBox Music
  • Genere: Punk Rock

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