Per anni ho seguito varie discussioni e pareri, a volte discutibili, sulla validità delle band metal nostrane e dopo tante recensioni e concerti visti, sono giunto ad una amara conclusione: non sempre alla visibilità corrisponde la qualità.
Cerco di spiegarmi meglio. Molti…Moltissimi ascoltatori, purtroppo, esprimono il loro giudizio personale basandosi sul fatto che la band sia conosciuta oppure che faccia concerti su concerti e non sulla creatività della musica che si sta ascoltando. A mio modestissimo parere è un modo di vedere le cose non del tutto corretto perchè il potere della musica deve uscire tramite le note e non tramite la fama.
Ascoltando questo album, molto interessante, dei bolognesi Tarchon First ho sentito quella genuinità che dalle band piu’ blasonate non sento da tempo. Con questo nuovo album “Apocalypse” i nostri ci riassumono il grande heavy metal degli anni 80 in 11 brani che risultano essere molto convincenti e dotati di grande tiro. Riff molto devoti ai migliori Iron Maiden e alla migliore scuola classic metal anni 80.
Dopo la bellissima e particolarissima intro “Prologue to Apocalypse“, caratterizzata da recitati femminili di ottimi livello e da atmosfere di grande epicità, la band bolognese ci regala delle belle rasoiate con le bellissime “Clash to the Gods” (il cantato ricorda molto Bruce Dickinson nel periodo con i Samson) e “Evil Comes From Underground“.
Se il primo brano risulta molto accattivante e melodico (decisamente molto Iron Maiden), il secondo è una bordata metallica che potrebbe riportaci ai migliori Helloween e ai Judas Priest piu’ metallici. Non a caso il titolo.. “Evil Comes From Underground“. Grande impatto, ottima produzione ed ispirazione!
“No Mercy For The Enemy“, grazie alla sua carica guerriera, ci rimane facilmente in testa dandoci una nuova conferma sul livello compositivo dei nostri.
Per cercare la qualità non è necessario cercare nel famoso e l’underground italico lo dimostra per l’ennesima volta .
Dopo l’Acceptiana “Last Human Strenght” la band emiliana ci regala altre due bombe: “Proud to be Dinosaurs” e Sky Rider“. Due perle di grandissimo Heavy Metal dalle tinte epiche e dotate di grandissimi refrain metallici che sanno colpire al punto giusto.
Il Singer riesce ad esprimere tutto il suo talento grazie ad una sezione ritmica precisa ed ispirata.
Bellissimi i cori di entrambi i brani, che riescono a fondersi con le chitarre ritmiche con grande intensità ed immediatezza.
GRANDE, GRANDE, GRANDE HEAVY METAL!!!
Con “Titan of the Forest“, i Tarchon Fist ci regalano un’altro brano dotato di grande feeling e di grandi melodie Quelle che solo i grandi musicisti sanno fare. Song che racchiude tutti gli elementi fondamentali della Musiica che amiamo: riff al vetriolo, melodia e attitudine. Ancora una grandissima interpretazione del Singer che riesce a dare un tocco personale al brano e al chitarrista che sforna un’assolo di chitarra veramente degno di nota!!!
Dopo la buona “Razor from the Abyss” si arriva all’epilogo con la dolce “My Destiny“.
Ballata metallica di gradissimo livello che, a mio avviso, in un futuro prossimo sarà ancora piu’ apprezzata.
Cosa dire? Grandissimo Album e Grandissimi musicisti che hanno sfornato un album di livello internazionale, del resto non è una novità il loro peregrinare nel vecchio continente dove hanno possibilità di fare più date che nel belpaese!!
Ascoltare per credere…..HEAVY METAL IS THE LAW!!!!
Domenico Stargazer
TrackList
- Prologue To Apocalypse
- Clash Of The Gods
- Evil Comes From Underground
- Lights Of Fire
- No Mercy For The Enemy
- Last Human Strenght
- Proud To Be Dinosaurs
- Sky Rider
- Titan Of The Forest
- Razor From The Abyss
- My Destiny
- Anno: 2019
- Etichetta: Pride & Joy Music
- Genere: Heavy Metal
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