Che la tradizione possa portare a dei risultati prolifici questa è cosa ben nota e nel campo musicale gli esempi non mancano: è dalla fine degli anni 70 che gli Ac Dc non sbagliano un colpo, un Malmsteen pre incidente stradale ha costruito la propria carriera con uno stile inconfondibile e duraturo; per rimanere vicini al genere qui proposto i longevi Kiss (forse vicini alla corsa artistica), tranne qualche divagazione (ascoltasi “Music From The Elder”) hanno saputo tenere il passo coi tempi portando avanti il baraccone immenso a stelle e strisce dello show suonando un onesto Rock and Roll. Quindi perchè inoltrarsi in angusti ed impervi percorsi improvvisativi cercando chissà quale alchimia: questi X – Plicit non si discostano di un millimetro dai dettami che a loro tempo hanno indicato con verbo imponente i vari Guns and Roses, Bon Jovi, L.A. Guns per citare così a caso qualcuno che ha ricevuto parecchio dallo show business.
Ebbene ascoltando questo debutto per i quattro lombardi (debutto artistico su supporto fisso ma non certo di carriera) pare di salire su una gigantesca ruota panoramica di un variopinto luna park: salite sulla cabina e vi posizioniate comodamente sul seggiolino; allacciate le cinture un po’ perchè non si sa mai dove si va a parare, e la grande ruotona inizia la propria ascesa. In principio sarete rapiti dai movimenti, dai rumori e dai suoni provenienti dalle cavità dentate, sarete sorpresi dai cambiamenti lentamente graduali della prospettiva di visione. E le canzoni si snoccioleranno piacevolmente di pari passo con la salita fino a raggiungerne l’acme e potrete ammirare il panorama, forse un orizzonte fra cielo e mare e salendo non dovrete avere paura, perchè giunti in cima riuscirete a penetrare nel profondo della vostra anima.
Poi la ruota continuerà la sua corsa ed il vostro carellino inizierà a scendere per tornare al punto di partenza. Questo cd potrebbe essere inserito nello assioma filosofico dell’eterno ritorno dell’eguale: non ha sbavature evidenti (tranne nella licenza libertino – linguistica nella scelta del titolo della nona traccia), è suonato egregiamente, ma rientra nel già sentito, nel già ascoltato; però è come rivedere un film e saperne già il finale o conoscerne a memoria le battute: vi è un cuscinetto psicologico che rimanda al piacere semplice, ancestrale, presumibilmente fanciullesco e che spinge a farci ripetere determinate azioni. Ed è questo vizio che ci butta follemente verso le porte aperte dei nostri personali inferni, ci invischia nei gorghi abissali della lussuria, che ci lega mani e piedi alla virtù intesa come risultato della ricerca del vizio.
Allora non indugiare: finita la decima canzone, premi nuovamente play sul lettore, perchè questo “Like A Snake“, senza troppe pretese, nel nome del Dio Rock, soddisferà qualsivoglia bisogno di una natura perversa, viziosa, perfida ma che alla fine ci rilascerà dopamina in giusta misura ed adeguatamente ci calmerà.
E via pronti per la prossima corsa.
Leonardo Tomei
TrackList
- Hell Is Open
- The Great Show
- You Don’t Have To Be Afraid
- Shake Up Your Life
- Deep Of My Soul
- I’m Original
- Free
- Angel
- Don’t Close This Bar Tonight
- Like A Snake
- Anno: 2019
- Etichetta: Sneakout Records/Burning Minds Music Group
- Genere: Hard Rock
Links: