Anime dannate quelle dei tre componenti i Verano’s Dogs, dannate nella loro sporca attitudine che trae le radici dalla fine degli eighties quando il grind uscì alla ribalta spazzando via tutto quello che di estremo fino ad allora era stato prodotto. ‘Scum‘ dei Napalm Death fu il punto di rottura degli schemi prefissati, band come Bolt ThrowerTerrorizerSpazztic Blurr e tutto quanto usciva dalle fauci della Earache Records aprirono spazi fino ad allora inesplorati. Su quella falsariga ma inserendo del sano death old school arrivano nel 2015 appunto i nostri Verano’s Dog.

A rappresentare cosa era il grind ci sono gli 11 fottuti secondi di ‘Rabid Moments‘, il resto è appunto una commistione tra grind e death suonata e prodotta in maniera egregia da Valerio Fisik (Inferno sci-fi grind’n’roll, Southern DrinkstructionJuggernaut, C.F.A., Anti You ), altri 9 brani con una carica distruttiva e martellante, nessuna concessione a malinconiche melodie o disturbanti ricerche di contaminazioni extra target, solo un continuo granitico assalto. Un trio che emana potenza e rabbia, che distrugge e travolge tutto ciò che gli si frappone da ostacolo.

I brani affrontano tematiche che ruotano attorno alla figura del cane, tra mitologie greche ed egizie arrivando al Conan Doyle de ‘Il Mastino dei Baskerville’ o il ‘Cthulhu‘ di H.P. Lovecraft, del resto il nome della band ruota tra il cimiterieale (Verano) e cane (Dog) rappresentato come accompagnatore nel viaggio dei defunti.

Detto di ‘Rabid Moments‘ soffermarsi in un track-to-track non avrebbe granchè senso, rimarco la naturale incandescente ferocia della title-track posta ad inizio album, per poi esaltare ‘Holiday in Baskerville‘ (mie reminescenze giovanili sherlock homesiane..) con il suo tellurico blast-beat e il growl che si frappone a uno screaming più pulito. Detto che l’artwork è a cura di Roberto Toderico, e che la band è composta da Pompeo alla chitarra, Pablo alla batteria e da Ulderico (nostra vecchia conoscenza in IdM) a voce e basso, non mi resta che consigliare questo cd a tutti coloro che fanno dell’estremo il proprio pane quotidiano musiclamente e non parlando. Rimaniamo in attesa della consacrazione con il prossimo cd che mi aspetto ancora più oltranzista con un tocco di personalità in più che già è a buon punto.

 

Klaus Petrovic

 

TrackList

  1. Summoning the Hounds
  2. Keeper of Hades
  3. Bark at the Grave (ft.: Alex Gore from The Juliet Massacre)
  4. Mind Necropolis
  5. Cannibalism and Agriculture
  6. Holiday in Baskerville
  7. Rabid Moments
  8. The Hound (A Lovecraft’s tale)
  9. Deadly Whispher
  10. The Rising of the Necrotic Hound (ft.: Demian from Airlines of Terror)

 

  • Anno: 2018
  • Etichetta: Metal Age Productions
  • Genere: Death Metal

 

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