Inaspettata e positiva sorpresa l’album dei 17 Crash “Hit The Prey”.

Li ricordavo più glam metal, dopo averli visti un paio di volte live e forse anche per colpa del look.

Invece “Hit The Prey” si rivela una sorpresa variegata a livello di sonorità,che faccio fatica a non trovare positiva.

Il disco è ben prodotto, non traspare alcuna sbavatura e a più riprese si percepiscono profonde le influenze AOR. Genere che, certamente, di sbavature non ne tollera affatto.

Dopo l’intro “Approaching” il disco parte con “Lies” un bel pezzo orecchiabile di hard rock in puro stile losangeliano, un pezzo che entra in testa e fa da apripista a “Can’t Touch”, dove prevale sempre un trainante hard rock ma stavolta con venature vagamente epic metal che risaltano la voce di Ros Crash.

Fanno capolino le prime sonorità AOR con “Don’t Break My Life” una ballad melodica che cede il passo a un lotto di pezzi con sonorità più incalzanti e veloci.

“Out Of It” e “Rum All Night” si caratterizzano infatti per le sonorità più tirate e veloci, dove tornano a farsi sentire echi epic, mentre “Scream My Name” attinge a piene mani alla tradizione heavy metal classiche con sonorità in pieno stile Black Sabbath.

La bellissima ballad melodica “In The Eyes Of a Woman” apre la strada agli ultimi tre pezzi del disco.
In “Brighter Day” e “Dead City” le influenze AOR si fanno più marcate e a chiudere il disco la title track, curiosamente per ultima, “Hit The Prey” un bel pezzo di hard rock melodico che mette il cappello ad un disco ben prodotto e suonato., caratterizzato da chitarre corpose, la voce versatile e ben preparata di Ros Crash e una varietà di sonorità che rendono il disco piacevole e non banale.
Un esame di maturità sicuramente ben superato!

 

Valentina Viper Martini

 

TrackList

  1. Approaching
  2. Lies
  3. Can’t Touch
  4. Don’t You Break My Life
  5. Out Of It
  6. Rum All Night
  7. Scream My Name
  8. In The Eyes Of A Woman
  9. Brighter Day
  10. Dead City
  11. Hit The Prey
  • Anno: 2018
  • Etichetta: Volcano Records
  • Genere: AOR

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