I liguri Athlantis vedono la luce nel 2003 per volere del bassista Steve Vawamas (anche militante in band quali Mastercastle, Bellathrix e Ruxt, nonché ex-Shadows Of Steel), e con questo ‘Metalmorphosis’ ci propongono un power metal ruggente e con nostalgici rimandi agli anni ottanta/novanta. In verità, la storia di ‘Metalmorphosis’ è piuttosto travagliata: il disco, infatti, doveva essere rilasciato quasi dieci anni fa, nel 2008, ma venne momentaneamente accantonato per vedere la luce solo nel 2017 sotto Diamonds Prod. .
L’LP in questione è caratterizzato non solo da una line up forte d’elementi quali, ad esempio, Alessandro Bissa (che ricordiamo per aver militato nei Vision Divine e nei Labyrinth) alla batteria o Tommy Talamanca (Sadist, Morgana) come ascia, ma anche dalla presenza di interessanti ospiti d’eccezione quali Trevor (Sadist) e Roberto Tiranti (Labyrinth). Entriamo nel dettaglio, dunque.
Ad aprire le danze è ‘Delian’s Fool’, traccia power/prog che ci presenta una intro ben congegnata con tanto di monologo in italiano. Brano dall’aura solenne, non si risparmia brevi ma notabili accelerazioni, coronato da una buona prova da parte del vocalist Alessio Calandriello (anche cantante degli heavy metallers Lucid Dream), preciso e all’evenienza potente. Le successive ‘Battle Of Mind’ e ‘Wasted Love’ approdano su sonorità care ad un power metal classico e diretto, prediligendo anche una distorsione più grezza. Andazzo galoppante , armonizzazioni durante l’assolo e un cantato più incisivo caratterizzano ‘Wasted Love’. In ‘Nightmare’ scende in campo il cantato crudele e lugubre di Trevor che si alterna con la voce decisamente più gentile del Calandriello, creando un buon contrasto in un pezzo dalle atmosfere più inquietanti, mentre un lavoro chitarristico dai sapori heavy/power ottantiani caratterizza ‘Devil’s Temptation’, brano che mi è sembrato, e non vorrei sbagliarmi, fortemente influenzato dagli Helloween del periodo Kiske. ‘Angel Of Desire’ è, invece, la ballad degli Athlantis, un brano veramente classicissimo dove il cantato tende all’etereo in un’atmosfera malinconica, a tratti romantica. Piacevole è anche ‘No Fear To Die’, che con il suo ritornello allegrotto ci riporta di nuovo alla mente, e a buon rendere, le Zucche Di Amburgo, mentre ‘Resurrection’ , dalla luminosa apertura pianistica e un appassionato ma breve monologo in italiano, è un lavoro più trascinante e aggressivo che urla a chiare lettere il proprio titolo nel ritornello. A chiudere è un’inaspettata cover originariamente composta dai Bee Gees, ‘Tragedy’, reinterpretata dall’ospite Tiranti , appesantita da un ritmo più martellante, che tuttavia riesce a conservare un po’ di quel sapore onirico che costituiva la magia degli anni ’70.
Cosa dire, infine, del disco in questione? Io penso sia un lavoro solido e piacevole, che senza dubbio compiacerà i fan del power vecchio stampo con vaghe venature prog. I brani sono stati composti da chi ha vissuto con passione quei bei tempi andati, con, in aggiunta, un cantato che corona il tutto difendendosi a dovere, dimostrando di essere entrato nel mood che la band voleva (ri)proporci. Di buon spessore sono gli interventi degli ospiti, Trevor su tutti (e non me ne voglia il buon Rob Tyrant, che fa comunque la sua buona figura!).
Come riflessione personale, inizialmente mi chiedevo quanto un disco del genere potesse essere gettonato oggi, a trent’anni e passa di distanza da quelle sonorità, quella produzione (che è ottima in questo ‘Metalmorphosis’, tra l’altro), quel tipo di voci che vanno ormai perdendosi. Se penso che erano anche i miei tempi, inizio a capire come si sentivano i nostri vecchi nati negli anni ’50 a suggerirci, per dirne una, il rock dei Rolling Stones. Il tempo vola, ed è anche giusto che esistano sempre dei paladini dell’amarcord in grado di ricordarci cosa sono stati quegli anni, quanto siamo debitori a quella musica, e quanto sia importante tenerne vivo il ricordo.
Francesco Longo
TrackList
- Delian’s Fool
- Battle of Mind
- Wasted Love
- Nightmare
- Devil’s Temptation
- Angel of Desire
- No Fear to Die
- Resurrection
- Tragedy (Bee Gees Cover)
- Anno: 2017
- Etichetta: Diamond Prod.
- Genere: Power Heavy Metal
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