A poco più di un anno dal formidabile debutto ‘Behind the Masquerade, tornano i liguri Ruxt con il nuovo album ‘Running out of Time’.

Nonostante la relativa giovinezza della band i suoi componenti sono tutti musicisti di grande esperienza, con militanza in band importanti della scena metallica nostrana quali MastercastleSadist ed Athlantis.

Le sonorità sono quelle tipiche dell’hard rock melodico, ispirato a mostri sacri del genere quali WhitesnakeDokken e Gotthard. Le chitarre la fanno da padrone, tra riff taglienti e coinvolgenti ed assoli degni dei migliori maestri della sei corde. Non è da meno la sezione ritmica con il basso molto presente sia a sostegno delle ritmiche che protagonista di passagi solisti ed il drumming preciso che non disdegna l’uso della doppia cassa per velocizzare i passaggi più pesanti. Su tutto domina la voce di Matt Bernardi che per estensione, calore ed interpretazione ricorda importanti interpreti quali David Coverdale Jorn Lande.

Si parte fortissimo con la title track ‘Running out of Time’ preceduta da una serie di effetti che fanno salire la tensione, il cui riff sostenuto da un bel tappeto di tastiere apre la strada ad un brano completo in cui melodia ed aggressività si fondono al servizio di un ritornello catchy e facile da mandare a memoria al primo ascolto.

E’ ancora la velocità a tracciare la strada per i brani successivi, in particolare ‘Legacy’ che si fa apprezzare anche per le belle armonie vocali ed ‘Everytime Everywhere’, uno degli episodi più riusciti dell’album. Tra le due canzoni c’è spazio per la più ragionata ‘In the Name of Freedom’, in cui la strofa è decisamente vicina ad un mid tempo dalle venature power (Edguy in primis tra gli ispiratori).

Questa alternanza di velocità e melodia è il tratto saliente dell’album, che alterna pezzi più aggressivi (su tutti le bellissime ‘Scars’ il cui riff ricorda quello di ‘A Million to One’ dei Kiss e ‘Leap in the Dark’) ad altri lenti e passionali come le due ballad ‘My Star’ e ‘Heaven or Hell’ (che tuttavia si chiude e chiude l’album con un finale tiratissimo dominato dalla doppia cassa).

Una menzione a parte va a ‘Queen of the Wolrd’, brano grandioso e  coinvolgente che va ascoltato e riascoltato più volte e che rappresenta davvero una gemma nei suoi oltre sei minuti di durata. Non serve di meglio per dare l’idea precisa del messaggio musicale della band ligure.

Un album che definire riuscito è riduttivo. I Ruxt non sbagliano nulla: hanno composto ottimi brani, suonano in maniera impeccabile e hanno la fortuna di avere tra le loro fila uno dei migliori vocalist italiani e non solo.

 

Alberto Trump

 

TrackList

  1. Running out of Time
  2. Legacy
  3. In the Name of Freedom
  4. Everytime Everywhere
  5. Scars
  6. Leap in the Dark
  7. Let me out
  8. My Star
  9. Queen of the World
  10. Heaven or Hell

 

  • Anno: 2017
  • Etichetta: Diamonds Prod
  • Genere: Hard Rock

 

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