Molto difficile recensire questo lavoro di esordio degli Aeternal.
La band, formatasi nel 2003, dopo varie vicissitudini si riassembla nel 2013 e dopo 4 anni riesce a dare vita con i superstiti Carmine Filizzola Alessandro Chiappetta al primo lavoro autoprodotto, un concept album dal titolo ‘The Conscious Machine‘.

Il concept si muove tra la fantascienza e l’introspezione, L’Essere Umano, qui protagonista della vicenda attraverso una silente presa di coscienza della propria condizione fisica in cui le sue parti del corpo sono strumenti meccanici, impara a superare la propria barriera dimensionale attraverso la liberta’ della mente.
Che dire, traspare tutta l’attenzione e l’impegno che i due hanno messo nella realizzazione di questo concept.
Le parti sono armonizzate e studiate a dovere, ma l’intero disco paga una produzione che non riesce in nessun momento a farlo decollare, ed e’ un peccato enorme.

La batteria molto indietro non riesce a dare una spinta decisiva ai brani che rimangono sempre un po’ sgonfi, e una tastiera che non mi trova invece d’accordo con la scelta effettuata nei suoni per creare atmosfere che risultano anch’essi in certe situazioni privi del giusto mordente, quasi a essere intimidita.
Nota di merito per le linee vocali ben interpretate e cantate, e per gli strumenti a corda, salvo qualche cosa da rivedere in qualche punto.

Insomma un lavoro che per certi versi mi dispiace veramente non dover elogiare senza nessuna remora perche’ l’impegno, il sudore e la dedizione sono veramente palpabili, ma a mio parere gli Aeternal possono dare molto di piu’.

I brani seguono tutti la stesura del progetto e del concept, pochi ritorneli che rimangono in testa e tanto prog/power con voce growl in alcuni punti a dare una punta di cattiveria, scorrono in modo molto omogeneo senza avere grandi picchi nel bene o nel male.
Se posso permettermi di dare un consiglio e’ quello di affidarsi ad un produttore esterno in modo da avere un punto di vista ancora diverso sui suoni, sull’editing e sull’arrangiamento, in modo da poter senz’altro rendere ancora piu’ fruibile il lavoro svolto dalla band, che, nell’intenzione e nella composizione e’ buono, mentre per quanto riguarda la stesura strumentale finale poteva essere reso molto meglio.

Insomma se piace il prog con varie sfumature, provate a dare un ascolto a questo disco anche solo per apprezzarne la verve.
Sono sicuro che ne risentiremo parlare degli Aeternal in futuro il talento composivo e’ indubbio.

 

May

 

TrackList

  1. Fetus (Entering The Third Dimension – The Conscious Machine)
  2. Manus (A Slap And A Caress)
  3. Cor (Eternal Illusions)
  4. Bulbus Oculi (Too Much Blind To Can See)
  5. Plica Vocalis (Rash Words)
  6. Organon Auditus (The Silent Noise)
  7. Cerebrum (The Keeper Of The Lie)
  • Anno: 2017
  • Etichetta: Autoprodotto
  • Genere: Melodic Death Metal

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