I Thunder Godzilla nascono a Padova nel 2014. Dopo alcuni progetti precedenti, i musicisti vogliono virare verso un suono più duro e psichedelico, tipico della prima ondata stoner. Le influenze maggiori dei Thunder Godzilla arrivano da gruppi come Kyuss, Black Sabbath, Sleep, Karma to Burn, OJM ed altri mostri sacri dello stoner.
Questo nuovo album dei Thunder Godzilla si apre con ‘Tokyo Avenger 2’, il riff guitar l’ho trovato molto bello, un po’ meno la struttura del brano.. avrei preferito una maggiore varietà. Il sound generale della band è attinente al brano proposto.
‘Lie To Me‘ l’ho trovata molto coinvolgente e piena di pathos, l’unico appunto è quel cambio di tempo repentino per l’assolo di guitar, avrei preferito un collegamento più sobrio, per il resto tutto viaggia alla grande.
‘Goliath‘,’Fears‘ e ‘Get Away‘ a mio gusto soggettivo e personale, le ho trovate collegate tra loro, una sorta di concept, un evoluzione all’interno di esse dove ognuna dà un seguito all’altra. Bel lavoro.
Per quanto riguarda ‘Mammoth King‘, ho trovato questo brano un gioiello sicuramente a livello di struttura armonica il più riuscito, mentre ‘Pressure‘ non mi ha convinto pienamente, a tratti noiosa e impalpabile. ‘Yoga Fire‘ e ‘Black Hammer‘ sono due brani molto convincenti dal grande tiro, con una sezione ritmica estremamente concentrata e puntuale.
‘Day Tripper‘ ..ragà onestamente non sembra una cover… sembra un’ altra canzone, forse è meglio mettere da parte i Beatles..lasciamoli in pace..che dite?
Tirando le mie personali conclusioni direi che i Thunder Godzilla hanno buone carte da giocarsi, aspetto un ulteriore miglioramento per il futuro, il sound è molto buono, avrei leggermente migliorato la produzione globale e il songwriting che in certi punti è ottimo e in altri punti un po’ sotto la media.
Pier Paolo Lunesu
- Anno: 2017
- Etichetta: Andromeda Relix
- Genere: Stoner/Doom
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