Mi fa molto piacere tornare ad occuparmi degli Aevum, che avevo lasciato dopo la recensione di un singolo chiamato ‘My Vampire. Un lavoro brevissimo ma anche molto interessante, e che ben mi aveva lasciato sperare. Ma chi sono gli Aevum? E cosa fanno, di preciso?  La band si forma verso la fine del 2007, e ci propone un gothic metal con inserti sinfonici, ma che si mantiene (grossomodo) sull’aura oppressiva di gruppi quali Tristania o Theatre Of Tragedy, con una varietà canora ed esecutiva dai richiami teatrali/operistici che potrebbe, anche vagamente, ricordarci gli Haggard, giusto per nominare alcune delle influenze dei nostri. E’ facile poter tuttora udire tutta questa eccellenza in ‘Dischronia’, ultimo lavoro del gruppo torinese di cui andiamo ad occuparci, del cui mixing e mastering si è occupato Simone Mularoni (Vision Divine, Ancient Bards, Elvenking…) del Domination Studio. ‘Dischronia’ è stato rilasciato sotto l’etichetta MM Records.

Composta da ben otto elementi, la band mette in particolare risalto il proprio comparto voci, costituito dall’immancabile connubio voce lirica/voce sporca, ma sono presenti anche dei validi interventi di voce maschile in clean. Tra le soluzioni più riuscite cito, per iniziare, il brano d’apertura, ‘Death Of A Virgin’, composizione variegata che mischia potenza, melodia e, ovviamente, un’ottima prova canora. Menziono, poi, ‘Beltade’, traccia forte di una struttura convincente e che invoglia ad essere ascoltata anche più di una volta.  ‘Inner Fire’ si pone come il pezzo più lungo del pacchetto, e pur essendo sempre un po’ scettico dinanzi a brani che sforano un certo minutaggio, confesso di aver ascoltato e riascoltato quest’ultima canzone con un interesse crescente, giungendo alla conclusione che si trattasse di un pezzo riuscito, in grado di mescolare con efficacia melodia e passione. Il corpus del brano è decisamente variegato: da  efficaci tappeti tastieristici,  per poi muoversi verso interventi solisti azzeccati, fino ad un apporto canoro fresco e a tratti adrenalinico. Tanto per gradire, non manca nemmeno un inaspettato intermezzo che rimanda  prepotentemente agli anni ’70. Ben fatto.  Un altro pezzo da novanta è ‘Inferno Blu’, che sfodera una sezione corale da brivido, ritornello scorrevole, e una base sinfonica sempre cangiante, e che sa essere ora movimentata, ora solenne. Cito, infine, una delle due bonus track, ‘Aremu Rindineddha’,  una cover di un canto popolare greco-salentino, brano d’impatto circondato da un’aura di mestizia per tutta la sua durata, quasi come se volesse riallacciarsi ad una triste ninna nanna. In realtà, non è un mistero che la band abbia simpatie per lingue cantate che vanno oltre il classico inglese. L’unico episodio che mi ha coinvolto poco è stato ‘Memento Mori’, un intermezzo un po’ azzardato recitato in italiano che vuol essere profondo, ma che non ho trovato particolarmente incisivo.

Concludendo, che dire su ‘Dischronia’? Un disco che mi sento decisamente di raccomandare. Il lavoro ha, come punti di forza, la varietà, a cominciare dall’inesauribile estro del tastierista Ian, fino allo stile poliedrico della vocalist Lucille, dotata di una bellissima voce dalle tante sfaccettature. Lo stile della band è poco usitato in territorio italiano, ed invoglia a dare più di un ascolto, incuriosendo anche grazie alle tante sfumature di cui son composte quasi tutte le canzoni. Gli Aevum sono, a mio avviso, un gruppo che mette in risalto anche una notevole sinergia e tanta passione, regalandoci un prodotto validissimo e che decisamente non dispiacerà agli amanti del genere.

Francesco Longo

 

TrackList

  1. Sturm Und Drang
  2. Death Of The Virgin
  3. The Vitruvian Condition
  4. Winterreise
  5. Beltade
  6. Inner Fire
  7. The Elements
  8. Memento Mori
  9. Lord Of Dreams
  10. Inferno Blu
  11. Sleeping Venus Tarantella
  12. Aremu Rindineddha (bonus track)
  13. The Elements – English Version (bonus track)
  • Anno: 2017
  • Etichetta: MM Records
  • Genere: Gothic Metal

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