Dopo quattro anni dal debutto ritornano in pista i Tethra con l’avvincente “Like Crows for the Earth“. Se con “Drown Into The Sea Of Life” i nostri ci avevano incuriosito attraverso atmosfere rarefatte e malinconiche, ora ci trasportano direttamente nel loro mondo musicale; infatti artisticamente la proposta musicale è notevolmente maturata (come giusto che sia) arrichendosi di notevoli sfumature che in passato erano solo accennate.
L’atmosfera e l’identità del sound dei Tethra prendono sempre piu’ spunto dal movimento inglese dei primi anni 90 (Anathema del periodo ‘The Silent Enigma‘ e primi My Dying Bride) ma cerca di essere personale; infatti le delicate linee vocali e i dolci arpeggi di chitarra sono i punti di forza della band. Nonostante non si cerchi una forzata evoluzione e sperimentazione, i brani funzionano e attraverso una capacità compositiva di ottima fattura, l’ascolto dell’album risulta molto piacevole.
“Transcending Thanatos” e “Springtime Melancholy” sono brani che possiedono la capacità di ammaliare attraverso l’alternanza di momenti di calma apparente a quelli piu’ diretti e incisivi. L’avvolgente “Deserted” grazie anche alle sue profonde melodie ci porta nel mondo dei Tethra. Un mondo fatto di calde atmosfere e di intensità.
Dopo un brano classico come “The Groundfeeder” e la strumentale “Entropy” arriviamo all’intrigante “Synchronicity of Life and Decay“. Brano molto ispirato e molto devoto alla vecchia scuola doom/death inglese; infatti si sente molto l’influenza dei primi Paradise Lost e degli stessi My Dying Bride. Riff serrati e precisi come rasoi che, assieme alla sezione ritmica, creano un tappeto sonoro oscuro molto interessante che permette al singer di dare il meglio di se. Probabilmente il brano migliore dell’album .
Dopo la malinconica “Earthless” arriviamo alla song conclusiva: “Like Crows for the Earth“. I nostri ci regalano sei minuti di musica nostalgica che ha il pregio di non annoiare mai. Dopo aver ascoltato numerose volte l’album, bisogna dare ai Tethra il merito di saper comporre ma soprattutto di sapere inserire all’interno della loro musica delle sfumature personali e propriamente loro. Questo è molto importante poichè permette all’ascoltatore di non annoiarsi mai durante l’ascolto e anche se la proposta musicale non è innovativa e d’avanguardia ci si puo’ solo complimentare con la band di Novara. Molto interessanti !!!!
Da tenere molto in considerazione per eventuali live . Consiglio a tutti gli amanti del genere di interessarsi a loro.
Domenico Lotito
TrackList
- Resilience (Intro)
- Transcending Thanatos
- Prelude to Sadness (Instrumental)
- Springtime Melancholy
- Deserted
- Subterranean (Interlude)
- The Groundfeeder
- Entropy (Instrumental)
- Synchronicity of Life and Decay
- Earthless
- Like Crows for the Earth
- Anno: 2017
- Etichetta: Sliptrick Records
- Genere: Doom/Death Metal
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