Nati nel 2011 a Senigallia, dopo la pubblicazione di un demo nel 2014 e con alle spalle una intensa attività live che li ha portati a condividere il palco con, tra gli altri, Ancillotti e Vision Divine, gli Sleazer arrivano finalmente alla pubblicazione del primo album ‘Fall into Disgrace’. La band marchigiana ha le sue radici ben piantate nel metal degli anni ’80 e ’90 e soprattutto nel power di matrice tedesca, come testimoniato da ‘Heroes of Disgrace’ che apre l’album al termine di una overture dal sapore fantascientifico. Il brano è un vero tributo ai Blind Guardian degli esordi, quelli di ‘Battallions of Fear’, sia sul piano delle sonorità che nella ricerca di un ritornello capace di abbinare potenza e melodia. Degna di nota è certamente la progressione strumentale finale, con due begli assoli che danno prova della grande tecnica dei due chitarristi Clemente Cattalani ed Edoardo Artibani.

Ma sono i rimandi a band come Judas PriestIron Maiden Accept che sgorgano dalla successiva ‘Straight on your way’, contraddistinta ancora da un gran lavoro delle chitarre ed dall’ottima performance del cantante Andrea Vecchiotti.

L’alternanza dei  due stili è il marchio di fabbrica degli Sleazer che ritornano al power con ‘Legion of the Dead’, brano che strizza l’occhio ai Gamma Ray di ‘Walls of Jericho, per poi virare verso il metal distorto e trascinante con ‘King of Nothing’S’abbath Lord’ (gran bell’intro di basso per la cronaca) e ‘Deserter’, queste ultime due con un incedere quasi thrash e con la title track, Sleazer. Questo brano è un inno fin dal titolo, una sorta di manifesto della band, su toni paragonabili a quelli di Joey De Maio e soci.

C’è poi spazio anche per una sorpresa come ‘Faded Dream’, nella quale i nostri si spostano su sonorità più vicine all’hard rock, con l’alternarsi della ritmica distorta e degli arpeggi di band notissime degli eighties come Dokken e Winger.

Insomma è difficile abbinare a questa band pur all’esordio discografico il concetto di originalità. Tuttavia il riferimento alla storia del genere è chiaro fin dalle note della biografia, pertanto la prova degli Sleazer va giudicata sotto il profilo della qualità dei brani, dell’esecuzione, della produzione e sulla capacità di far presa sull’ascoltatore e da questo punto di vista il lavoro è certamente ben riuscito.

 

Alberto Trump

 

TrackList

  1. A Falling Overture
  2. Heroes of Disgrace
  3. Straight on your way
  4. Legion of the Damned
  5. Faded Dream
  6. King of Nothing
  7. Sabbath Lord
  8. Sleazer
  9. Fall again
  10. Deserter

 

  • Anno: 2017
  • Etichetta: Inferno Records
  • Genere: Heavy Metal

 

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