Le Wicked Asylum giungono a noi on una formazione interamente al femminile. Preceduto da vari concerti in terra lombarda ma anche oltreconfine (Svizzera, Slovenia ma soprattutto Germania di spalla alle Hellcats), ‘Rebirth’ ne rappresenta il debutto nell’attesa del primo full length attualmente in cantiere.

In tre soli brani le ragazze provano a raccontarci la loro proposta, con un hard rock di fondo venato da linee che talora strizzano l’occhiolino a un metal solido e compatto. Si inizia con In My Soul: la partenza è morbida, poi il brano cresce, e a un riffing che non stonerebbe in un lavoro thrash fa da contraltare una voce che si occupa di mantenere il tutto su binari melodici. Si prosegue con ‘Hellbound’, un lento acustico che va a toccare le corde emotive dell’ascoltatore grazie a una sentita interpretazione della singer. Chiude le danze un brano potente e “classico” come ‘Silent Watchers’, con le chitarre che sa molto di heavy metal stile primi ‘80 e che svolgono un ottimo lavoro anche nel solo, prima del finale in fade-out.

Dall’ascolto di questo ep, il consiglio che mi sento di dare alle Wicked Asylum è di provare a introdurre una seconda voce maschile a duettare con la cantante titolare, sempre che questo non cozzi con la volontà di mantenere una formazione interamente al femminile: credo infatti che i brani ne guadagnerebbero in quanto a potenza e “profondità”. In ogni caso rimando il mio giudizio all’album vero e proprio, per vedere in che direzione le idee qui presentate verranno sviluppate.

 

Francesco Salvatori

 

TrackList

  1. In My Soul
  2. Hellbound
  3. Silent Watchers

 

  • Anno: 2016
  • Etichetta: Autoprodotto
  • Genere: Heavy Metal

 

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