Voto: 9
Attivi da oltre venti anni, eppure erroneamente lasciati nell’oblio, gli Scum tornano alla ribalta con “Humana”, uscito lo scorso novembre sotto il marchio Sliptrick Records. Per chi non li conoscesse, la band arriva da Grosseto e si è fatta conoscere in questi anni attraverso un paio di dischi usciti tra il 2007 e il 2010 (“Re-Evolution” e “Painfull Illusion”), un demo ed un Ep e alcuni live con band storiche del panorama Thrash-Death mondiale, l’ultima in linea di successione è stata la data che i nostri hanno tenuto a San Pietroburgo in compagnia degli Annihilator di Jeff Waters.
“Humana” dicevamo è un disco che non si discosta dal sound che i nostri hanno sempre proposto – siamo su territori Thrash, ma soprattutto Death – ma qua lo fanno con una maturità artistica di tutto rispetto.
L’intro è affidato a “We Are The Evil” (Noi siamo il Male), un suggestivo monito scandito da una voce parlata la quale poi ci introduce al secondo pezzo, “Under The Worm”. Un mix letale di Death moderno, Djent e un Groove che strizza l’occhio ai Pantera in una maniera impeccabile. Il growl di Carlo Settembrini vomita rabbia in un contesto sonoro che fa perno su massicci muri di chitarra (Stefano Mascioli, Sebastiano Bassi, Leonardo Priori) ed una ritmica cadenzata e minacciosa scandita dalla batteria di Valerio Brescia e il basso di Mauro Calia. L’intermezzo parlato che ci trasmette un messaggio di morte “I’m going awake from here, there’s nothing more to breathe [..]” e ci porta alla fine della track.
I figli dell’odio, “Sons Of Hatred”, viaggia su una struttura quasi Prog perchè non si appoggia sul classico schema strofa-ritornello, bensì su un unico testo. La resa sonora e la produzione rendono al meglio la struttura musicale caratterizzata dalle performance dei tre chitarristi, i quali accompagnano con i loro riff la voce di Settembrini per tutta la durata del pezzo.
Le linee chitarristiche iniziali di “The Fallen” (La Caduta) sono un qualcosa di veramente devastante. Di coinvolgente impatto emotivo e mixate alla ritmica, creano un mix sonoro di Thrash estremo che tanto mischia i migliori Testament al Death melodico di matrice svedese (At The Gates, primi In Flames).
Uno dei pezzi più belli di tutto il disco è sicuramente “Collapsed” che inizia e prosegue in un crescendo fino al secondo minuto dove parte l’attacco vero e proprio con la devastante performance di Settembrini. Da incorniciare la parte strumentale di chitarra e nel complesso il modo in cui i nostri hanno lavorato sul pezzo.
Si continua con “The Synods Burning”, brano che attacca il sistema clericale e difatti inizia con rumori di pioggia e campane suonanti di una chiesa. Strofa e ritornello su massicce colonne sonore su base Death che ci conducono ad intrecci di risate minacciosi, giri di chitarra e rabbia.
La title-track conclude il disco, forte di un sound estremo coinvolgente, potente e che non si perde in tanti giochi strumentali ma anzi lo fa in una maniera quasi perfetta, calibrata, pronta lì a far felice qualsiasi appassionato di generi pesanti.
“Humana” conferma lo status di una band in grandissima forma che meriterebbe il giusto supporto e una maggiore visibilità in una scena forse troppo affollata di band cloni. Un disco che non stanca perchè punta tutto sulla qualità e non sulla durata. Tutti e sette i pezzi viaggiano su una qualità ottima che dimostra la voglia, il talento e soprattutto la passione degli Scum per il Metal. “Humana” va preso si per la musica ma anche per il modo con cui è stato presentato (la custodia, il booklet con i testi corredati di note che la band forse ha scritto in sala prove e si vede) e prodotto (un plauso ai ragazzi della Sliptrick Records). Se vi imbattete in questa band, approfonditene la conoscenza, non ne rimarrete delusi.
Grandi Scum.
Sonia Giomarelli
TrackList
- We Are The Evil
- Under The Worm
- Sons of Hatred
- The Fallen
- Collapsed
- The Synos Burning
- Humana
- Anno: 2016
- Etichetta: Sliptrick Records
- Genere: Thrash/Death Metal