Voto: 7.5

Personalmente avevo lasciato gli abruzzesi Witchunter nel 2008 con il loro esordio da me recensito, pur non trascurando il discreto debutto ufficiale arrivato due anni dopo con ‘Crystal Demons‘. Nel frattempo la formazione si è assestata spostando Silvio ‘Chuck’ Verdecchia dal basso alla chitarra ritmica e tastiere sostituito da Bastià ‘BloodOilDrinker’, mentre alla batteria c’è l’arrivo di Luca ‘The Filter’ Cetroni. In questi anni a parte l’uscita di un 7″ live la band si è adoperata in diversi live e nella stesura dei brani che sono andati a comporre questo nuovo ‘Back On The Hunt‘.

Album che segna una svolta abbastanza importante, infatti la maturazione avvenuta a cavallo tra il precedente album e questo è decisamente evidente. Il sound dei ragazzi abruzzesi pur restando fedele ai dogmi dei lavori precedenti vede incunearsi nella propria linea sonora il ritorno a suoni prcedenti la NWOBHM, tra hard rock e psichedelia con venature blues. ‘Back On The Hunt‘ va saputo ascoltare per scovarne ogni minimo dettaglio che in un primo momento potrebbe apparire insignificante ma che con la dovuta attenzione può sorprendere positivamente. Già da ‘Lady In White‘ questa evoluzione snora è ben avvertibile, difatti sotto il solito muro di chitarre che ci ricordano il binomio Motorhead/Fingernails si scorgono accenni a ciò che dicevo prima, all’inizio sentiamo anche un po’ di Judas Priest, insomma i Witchunter trovano il modo di assemblare brani con chiare influenze ma con personalità spiccata. In tutto questo la maturazione di cui parlavo prima passa anche da un cantante (Steve Di Leo) ora conscio dei propri mezzi e il resto della band più coeso e incisivo.

Vultures Stalking‘ è una classica cavalcata heavy speed che prende spunto dai lavori passati della band inserendo momenti più pacati subito però annientati da una devastante parte ritmica, con l’ascia di Federico ‘Ace’ Iustini sugli scudi. Meno cattiva ‘Nightmare‘ propone un classico heavy metal d’annata senza infamia e senza lode, mi resta invece ben impressa la seguente ‘Hounds Of Rock‘ dove le sfumature settantiane son molto più evidenti grazie anche alle tastiere molto presenti su questa struttura hard rock genuina e proprompente. Strepitosi gli assoli di chitarra a 3/4 di brano che esaltano lo stesso e raggiungono il picco assoluto di questo cd.

Midnight Sin‘ è puro metal anni ’80, quello però con venature più oscure. ‘Losing Control‘ è uno di quei brani che fanno la fortuna delle band, sclatro, incisivo, con momenti speed di alto livello e refrain accattivante, altro momento topico dell’album.

Arriviamo così all’ultimo brano originale, ‘Lucifer’s Blade‘, piccolo capolavoro di questo ‘Back On The Hunt‘, cinque minuti di goduria sonora dove il quintetto abruzzese tira fuori tutta la propria carica di personalità sfoderando un brano di classe cristallina, da godersi più e più volte immergendosi nel rituale più consono. Davvero imponente!

Arriva il momento delle due cover. La prima è ‘Achilles Last Stand‘ in cui i ragazzi omaggiano alla grande i Led Zeppelin mostrando tutto il loro amore per i padri putativi di chi ha deciso di devolvere la propria vita al rock. La successiva è ‘Are You Ready‘ dei Thin Lizzy, in cui i Witchunter danno il meglio di se dando un’impronta personale molto forte.

In chiusura cosa posso aggiungere? Il quintetto abruzzese riesce a convincere con personalità in un territorio dove influenze e derivazioni posso giocare brutti scherzi, cosa volere di più?

 

Klaus Petrovic

 

TrackList

  1. Back On The Hunt (intro)
  2. Lady In White
  3. Vultures Stalking
  4. Nightmare
  5. Hounds Of Rock
  6. Midnight Sin
  7. Losing Control
  8. Lucifer’s Blade
  9. Achilles Last Stand (Led Zeppelin cover)
  10. Are You Ready (Thin Lizzy cover – CD bonus-track)

 

  • Anno: 2016
  • Etichetta: Blasphemous Art Rec.
  • Genere: Heavy Metal

 

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