Voto: 8
Che la Liguria fosse una regione prolifica in ambito Rock e Metal, sopratutto sul versante Prog, non è un mistero. Chi ha una buona conoscenza della nostra scena musicale, sicuramente vede in questo piccolo lembo di terra, una risorsa che ha fatto la storia e tutt’oggi sforna artisti di ottimo livello.
Dalla città di Savona (famosa per essere la culla di band importanti come i Vanexa) arrivano i Lucid Dream che in realtà si sono già fatti le ossa attraverso due dischi usciti in questi ultimi 5 anni. Ma andiamo per ordine: i nostri nascono nella città ligure nel 2009 per volontà di Simone Terigi, chitarrista, compositore, innamorato del Rock anni ’70 e dell’Hard N’ Heavy, il quale chiama a sé due compagni d’armi, Alessio Calandriello (voce), Gianluca Eroico (basso) e Paolo Raffo (batteria). La squadra rilascia nel giro di 3-4 anni due lavori, “Vision From Cosmos 11” (2011) e “The Eleventh Illusion” (2013), tutti auto prodotti.
Nel 2015 Raffo se ne va e i restanti componenti ora con un piccolo staff di altri musicisti ed un nuovo batterista ospite (Paolo Tixi) si mettono al lavoro su quello che poi sarà il nuovo disco; “Otherworldly”.
Prodotto dallo stesso Terigi e mixato da mister Pier Gonella, l’album è uscito lo scorso novembre e comprende nove pezzi di Hard Rock, Prog e Metal mischiati in una maniera eccellente.
Nel complesso “Otherworldly” è un lavoro ambizioso che si poggia su basi musicali ricercate, ispirate, le quali trascinano l’ascoltatore in un vortice sonoro ora “vintage” (nel senso positivo), ora d’avanguardia. Il Prog britannico dei ’70 incontra quello italiano ma si strizza l’occhio anche ai Rush e al Metal più puro.
Il disco parte con un intro potente e suggestivo e prosegue attraverso marcate composizioni dal sapore metallico come “Buried Treasure” e “The Ring Of Power”, quest’ultima che ci ricorda la gloriosa epoca del british Metal inizio anni ’80 grazie ad una ricerca compositiva che si appoggia su refrain di stampo maideniano (Murray,Smith). Troviamo nel lotto anche pezzi più complessi, come “Everything Dies” che parte lenta e si trasforma in un crescendo, fra stacchi Heavy e altri più suggestivi.
“Broken Mirror” è una track che la dice lunga su quanto l’influenza di John Petrucci & soci abbia pesato sul background musicale dei nostri. “Otherworldly” si conclude in quarta con la bellissima “The Theater Of Silence”, strumentale in cui i nostri sfoggiano il loro talento (Terigi alle sei corde) e vengono accompagnati dai due violini di Sylvia Trabucco e Andrea Cardinale e la viola di Sara Calabria.
I Lucid Dream non fanno un genere facile, ”Otherworldly” necessita comunque di più ascolti per essere assimilato a pieno. E’ per palati fini ma anche per chi la musica la vive e la ama. Un lavoro qualitativamente buono nel complesso che riesce a convincere, ad emozionare e a ricordarci di quanto la musica sia una cosa straordinaria.
Grandi Lucid Dream.
Sonia Giomarelli
TrackList
- Intro
- A Blanket of Stars
- Broken Mirror
- Buried Treasure
- Everything Dies
- Magnitudes
- The Ring of Power
- The Stonehunter
- The Theater of Silence
- Anno: 2016
- Etichetta: Autoprodotto
- Genere: Progressive Hard Rock
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