Voto: 9
Corre l’anno 1983 e mentre il vostro scribacchino è in pieno servizio di leva e la NWOBHM impazza nel vecchio continente, le prime fiamme della nascente scena tricolore iniziano a bruciare, Claudio Sorge (giornalista e fondatore dell’etichetta Metal Eye), con la collaborazione di Rockerilla e del guru del metal italiano Beppe Riva, coglie il momento propizio per lanciare questa compilation che vede 10 tra le più attive band dell’epoca proporre i loro brani, alcune ancora oggi primeggiano, altre ahimè, sono svanite nel nulla. La compilation fu stampata in 1000 copie e oggi la Jolly Roger Records dopo un certosino lavoro di rimasterizzazione la ristampa in 500 copie in lussuoso formato digipack/cd per colmare una lacuna nelle collezioni di noi vecchi metallari che ci lasciammo sfuggire all’epoca il vinile.
Descrivendo brevemente le dieci tracce si parte con ‘Vikings‘ dei friulani Halloween che ebbero il momento di massimo splendore con l’Ep ‘L.A.D.Y.‘, pezzo dal grande impatto con il basso imperioso, toni epici, tra le migliori cose dell’epoca anche come professionalità. Segue ‘Thundergods‘ ancora oggi cavallo di battaglia live dei bolognesi Crying Steel, derivativo sotto certi aspetti dai Judas ma senza dubbio folgorante e incisivo al massimo.
‘Black And Violet‘ rapresenta quanto di più oscuro sia uscito dalla mente di Paul Chain e dei suoi Death SS con un magistrale Sanctis Ghoram alla voce, immensi e internazionali più di chiunque altro. Altra band che ha fatto la storia è la Strana Officina presente con uno dei suoi più grandi classici, ossia ‘Non Sei Normale‘ inutile dire il valore del brano e della band nel corso degli anni, rimane solo il rammarico di cosa poteva essere se Fabio e Roberto non ci avessero lasciato così prematuramente.
I Rollerball anche loro toscani presentarono il loro classico ‘Wild Town‘, brano pregno di dolore e ansietà, originalissimo e di grande personalità, peccato che la band fece perdere ben presto le proprie tracce forse per non avere avuto la costanza di insistere invece di cedere a critiche forse non troppo benevole.
Imprescindibili per chiunque abbia a cuore il metal italiano i triestini Steel Crown con ‘Prisoners In The Box‘ davano dimostrazione di tutto il loro immenso valore, il mai troppo compianto Yaco De Bonis giganteggiava sui riff e le note proposte, sarebbero potuti arrivare molto lontano se il destino non avesse spezzato la giovane vita di Yaco.
Diverso il discorso per i torinesi Elektradrive qui presenti con ‘Lord Of The Ring‘, ancora sulla breccia e con un nuovo album in arrivo, già in questo brano si evidenziava il loro metal molto elegante e di classe sopraffina che li vedrà in seguito produrre lavori eccelsi.
‘Angels In Leather‘ dei Revenge colpisce per la sua attitudine heavy, cupa ma potente in cui risalta tutta la voglia del combo pesarese di emergere, la storia a distanza di anni darà loro ragione. Gli Shining Blade presentarono ‘Freakish Footsteps‘ lunga metal ballad quasi confinante col pop resa coinvolgente dalla calda interpretazione del cantante Francesco D’Elia molto spesso vicina alla voce del grande David DeFeis.
Chiudeva la compilation ‘Death Line‘ dei Ransackers, gruppo romano che non ha lasciato tracce particolari nella storia, il brano molto derivativo e non molto incisivo chiudeva senza infamia e senza lode questo importante biglietto da visita della scena italiana.
Lode alla Jolly Roger per averlo riportato alla luce.
Klaus Petrovic
TrackList
- Vikings (Halloween)
- Thundergods (Crying Steel)
- Black And Violet (Death SS)
- Non Sei Normale (Strana Officina)
- Wild Town (Rollerball)
- Prisoners In The Box (Steel Crown)
- Lord Of The Ring (Elektradrive)
- Angels In Leather (Revenge)
- Freakish Footsteps (Shining Blade)
- Death Line (Ransackers)
- Anno: 1983/2016
- Etichetta: Jolly Roger Records
- Genere: Heavy Metal
Links: