Voto: 7

Dopo un convincente debutto gli Witches of Doom ritornano con un album ancora più roccioso e personale: infatti rispetto al suo precedessore possiamo notare come, all’interno dei singoli brani, si siano sviluppate al meglio diverse influenze musicali.

La band romana ha saputo amalgamare i suoni caldi dell’hard metal degli ultimi vent’anni anni (Black Label Society giusto per dare una indicazione) con le atmosfere gotiche della new wave dei gloriosi anni ’80. “Lizard Tongue” è un chiaro esempio. Ad una introduzione elettronica seguono riff di matrice stoner che premettono al singer (che possiede un timbro vocale simile a quello di Zakk Wylde) di creare un refrain molto intrigante e misterioso.

La seguente “Run with the Wolf” è molto più catchy e diretta della precedente song. La maturazione musicale della band romana è evidente: infatti le atmosfere si fanno sempre più interessanti per via dell’ottima miscela sonora tra l’hard/metal e la migliore musica dark. Da notare inoltre che le composizioni, tecnicamente, sono di ottima fattura e non è una cosa da poco.

Durante l’ascolto dell’album troviamo altri elementi musicali che rendono “Deadlights” (questo è il nome scelto per l’album) ancora più interessante. “Deface” e “Winter is Coming” si presentano come due brani particolari: infatti se nella prima vengono messe in evidenza delle influenze industrial/elettroniche, nella seconda vengono a galla delle sonorità malinconiche e meno metalliche ma di buona resa. Un grande pregio degli Witches of Doom è quello di saper scrivere brani musicalmente eleborati e di saperci inserire dei ritornelli accattivanti che in sede live sicuramente avranno un buon riscontro da parte del pubblico.

Stessa cosa per “Black Voodoo Girl” dove possiamo sentire delle parti di pianoforte molto dolci. Tutto molto nostalgico e duro allo stesso tempo. Dopo la metallica “Gospel For War”, l’opera in questione si conclude con la nostalgica e riflessiva “I Don´t Want be a Star”, brano dotato di grande feeling che dimostra l’attitudine dei nostri: suonare quello in cui si crede senza sentirsi mai arrivati.

Il ritorno degli Witches of Doom si presenta come una evoluzione musicale fatta di rock ma anche di malinconia e di cupezza. In quest’ultima, l’ispirazione degli storici Sister of Mercy è evidente ma non è una mera copiatura stilistica: infatti si sente grande creatività e ispirazione all’ascolto.

Complimenti alla band romana e alla Sliptrick Records per quest’opera gustosa che sicuramente troverà consensi tra gli addetti ai lavori. C’è chi sostiene che la scena italiana è alle corde ma ancora una volta noi sosteniamo il contrario!!

Domenico Stargazer

 

TrackList

  1. Lizard Tongue
  2. Run With The Wolf
  3. Deface (The Things That Made Me A Man)
  4. Winter Is Coming
  5. Homeless
  6. Black Voodoo Girl
  7. Mater Mortis
  8. Gospel For War
  9. I Don’t Want To Be A Star

 

  • Anno: 2016
  • Etichetta:  Sliptrick Records
  • Genere: Doom Metal

 

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