Voto: 7

Li avevamo lasciati nel 2012 nell’intervista che fece seguito alla vittoria del Next Rock Festival con il brano ‘Crazy Woman’ ed è quindi con piacere che mi trovo sulla scrivania il loro nuovo prodotto musicale intitolato ‘Promised Land‘ che uscirà a settembre per la Tanzan Music, etichetta che ultimamente sta sfornando prodotti di altissima qualità

Non sfuggono a questa regola nemmeno gli Smokey Fingers che con l’aiuto alla produzione di Mario Percudani ci propongono un concentrato di southern rock/blues di estremo valore. Dodici tracce pregne di quel suono che viene da lontano e che ci accompagna ormai dalla fine degli anni ’60. Quei suoni dunque tanto cari a band dai nomi altisonanti quali Lynyrd Skynyrd , Allman Brothers e Blackfoot per fare gli esempi più eclatanti, rivivono nel sound dei nostri quattro musicisti lombardi.

Dicevo dunque dodici brani che ripercorrono un po’ la storia del genere, ottimamente prodotti e molto ben suonati, con la voce roca di Gianluca ‘Luke’ Paterniti a condurre il gioco con dimestichezza assoluta. Pregevole ‘Damage Is Done‘ dove Diego ‘Blef’ Dragoni tesse con la sua guitar trame delicate e al tempo stesso lucide di buon gusto con quel tocco bluesy che fa sempre la differenza.

Impossibile fare una track by track perchè il disco segue una linea ben precisa come il genere impone, ma dopo la precedente song vorrei segnalare l’ottimo approccio di ‘Last Train‘ per gli arrangiamenti di classe e la melodia davvero perfetta (splendido il coro), brano che neriterebbe platee importanti se ben supportato. Da brividi il secondo solo di chitarra ad opera dell’ospite/produttore Mario Percudani.

L’elettrica ‘Turn It Up‘ che scandisce ritmi serrati in un contesto rock/blues ma ancora più intrigante la successiva ‘Thunderstorm‘ coinvolgente col suo ritmo quasi schizofrenico accompagnato da riff rock’nroll d’annata, quasi vintage nella loro arrogante affabilità.

Insomma la qualità non difetta a questo ‘Promised Land‘ un buon album fatto con passione e sentimento che saprà riscaldare gli amanti della buona musica senza troppi ammodernamenti nè contaminazioni, solo sano e sudato southern rock/blues.

 

Klaus Petrovic

 

TrackList

  1. Black Madame
  2. Rattlesnake Trail
  3. The Road Is My Home
  4. Damage Is Done
  5. The Basement
  6. Last Train
  7. Floorwashing Machine Man
  8. Stage
  9. Turn It Up
  10. Thunderstorm
  11. Proud & Rebel
  12. No More

 

  • Anno: 2016
  • Etichetta: Tanzan Music
  • Genere: Blues/Rock

 

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