Voto: 7

Ecco qua un gruppo che con il metal non c’entra nulla. Perchè lo recensiamo? Perchè a volte fa bene anche uscire dai soliti schemi e considerando che in redazione mi hanno ormai preso per uno disponibile a recensire tutto mi trovo nel lettore questo cd dei 64 Slices Of American Cheese, sestetto proveniente da Cesena e già in azione dal lontano 2002.

Il loro suono viene etichettato come post jazz-rock e in effetti qualcosa di simile esce dai solchi (ebbene si esiste anche in vinile) di ‘Il Pavone Reale‘, un concentrato di sperimentazioni e variegate atmosfere arrangiate alla perfezione. Il tutto strumentale, senza alcuna voce, ma che al contrario di tante produzioni del genere non annoia praticamente mai tanto è vasto il variare dei suoni.

Se cerchiamo originalità dunque i Sixtyfour sono pane per i nostri denti, sono stato colpito in particolare da ‘Theo Die 64‘ dal sound fresco ed eterogeneo, ideale colonna sonora di una qualsiasi giornata di brezza fresca e riposante. Intensa e sperimentale al massimo ‘Piedons mmmigo‘ dove il jazz incrocia il rock e la psichedelia con tanto di citazione di ‘New York New York‘.

Piacevole l’andamento vivace di ‘Olimpiadi‘, interessante il post jazz di ‘Ooooooph!‘ con qualche tocco dub che mi ha portato alla mente gli Scorn e i Godflesh, sperimentale più che mai ‘Terminator‘ brano che va riascoltato più e più volte per comprenderne a fondo ogni sfaccettatura.

Insomma finalmente un disco che non suona come fotocopia di tanti altri ma indica una strada nuova per uscire dallo stagno del risentito a tutti i costi.

 

Gary Stone

 

TrackList

  1. Sigla
  2. Theo Die 64
  3. Piedons mmmigo
  4. Balboa
  5. L’Oliva Taggiasca
  6. Olimpiadi
  7. Ooooooph!
  8. Terminator
  9. Sigla
  • Anno: 2016
  • Etichetta: Go Down Records
  • Genere: Post Jazz Rock

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