Voto: 8
Debutto discografico per i toscani Athrox, nati nell’estate del 2014 che con ‘Are you Alive?’ propongono un bel mix tra classiche sonorità heavy metal, ispirate a mostri sacri come Iron Maiden e Judas Priest ed elementi pescati a piene mani dal thrash e dal power metal. Il risultato è assolutamente di rilievo e il disco, pur non spiccando per originalità, e molto ben composto e suonato, con diversi brani decisamente riusciti, soprattutto per la capacità della band di variare spesso ritmo anche all’interno della stessa canzone.
Prima di vedere nel dettaglio alcuni degli episodi musicali, ispirati nelle atmosfere e nelle tematiche dai flagelli che assillano l’umanità di oggi come la guerra e l’alienazione, va sottolineato il grande affiatamento della band, capace di suonare coesa lasciando nel contempo spazio alle qualità dei singoli, in particolare del cantante Giancarlo “Ian” Pacchianti, a suo agio anche nelle parti più acute e delle chitarre di Sandro “Syro” Dellavalle e Francesco “Frank” Capitoni che in fase ritmica così come in quella solista danno un gran contributo al lavoro (un esempio su tutti è l’assolo dell’iniziale ‘Frozen Here’, che ricorda molto da vicino i migliori Maiden).
Da ascoltare anche la successiva ‘Warstorm’ in cui emergono elementi chiaramente ispirati ai primi Megadeth, non tanto nella voce, quanto nei riff e nel mood del brano che nasconde un inaspettato ritornello sorprendentemente melodico, che non stona pur in un brano così aggressivo.
Si torna al classico heavy metal con ‘Gates of Death’, pezzo tra i più lunghi del disco, caratterizzato da un bel mid tempo centrale dal quale emergono un’armonia a due chitarre e un bel riff sostenuto dalla doppia cassa di Alessandro “Aroon” Brandi. Altri brani di ‘Are you alive?’ seguono il solco musicale fin qui tracciato: su tutti brillano ‘End of All Days’, la velocissima ‘My Downfall’ e la bella title track.
Merita una citazione a parte ‘Remember the Loneliness’, impregnata di riff ed atmosfere heavy e dark care a band come gli Iced Earth. In questo brano la voce di Ian è davvero in splendida forma soprattutto grazie alla grande estensione vocale del cantante.
In generale un lavoro che piacerà agli amanti del classico metal, i veri nostalgici degli anni ’80 e ’90, sulle cui sonorità gli Athrox sono riusciti a costruire un loro sound personale ed una serie di canzoni da ascoltare tutte d’un fiato. Unica nota da migliorare è quella della qualità del suono, forse un po’ troppo grezzo ed impastato. Dal momento che la band è già al lavoro per comporre il secondo capitolo della propria discografia, un miglioramento in proposito sarebbe da prendere in considerazione.
Alberto Trump
TrackList
- Losing your Gods (intro)
- Frozen Here
- Warstorm
- Gates of Death
- Remember the Loneliness
- Pretend You
- My Downfall
- Waiting for Eden
- End of Days
- Are You alive?
- Obsession
- Anno: 2016
- Etichetta: Red Cat Records
- Genere: Heavy Power Thrash Metal
Links: