Voto: 8

A distanza di due anni dalla prima release, ‘Neverfade, i Vallorch tornano a far parlare di sé con questo nuovo lavoro, ‘Until Our Tale Is Told’, disco composto da undici canzoni che mischiano folk metal con una base death/thrash, coronato dal costante intreccio tra voce femminile e cantato scream/growl.

L’intro d’atmosfera ‘Whatever May Befall’ dà presto spazio alla title track, che mette subito in mostra la formula dei nostri, che mette molta carne al fuoco: chitarre ruggenti che non risparmiano parentesi soliste, un lato folk molto forte e dai rimandi scandinavi, nonché un ritmo che sa essere a tratti brutale, a tratti melodico.  Con la seguente ‘Unspoken Echoes’, invece, ci troviamo davanti ad una traccia d’impatto che mischia con sapienza ritornelli orecchiabili cantati in coro con inserti folk assolutamente melodici, a cui fa da sottofondo una cangiante  batteria e ritmiche serrate.  ‘Slèrarch’ mette in primo piano un ritmo veloce e a tratti adrenalinico che dà uno spazio più ampio agli archi,  mentre ‘Howling Hysteria’ propone uno stile decisamente più brutale e orientato su un death metal condito da inserti di cornamusa e rimandi arabeggianti. E’ poi il turno della breve ma intensa ‘Khéeran Hòam’, intermezzo strumentale che mette da parte le distorsioni, e che tosto ci porta a ‘Crystal Rememberance’, altra traccia veloce e d’impatto dal ritmo quasi power/folk, con tanto di intermezzo allegrotto di violino a cui fanno poi eco le massicce chitarre. Propone un andante solenne e un cantato malinconico la semi-ballad ‘Tanzerloch (Of Love and Loss)’, dove fa capolino anche un delicato cantato maschile in pulito. Essenziali per la buona riuscita dell’opera sono anche gli inserti folk, adoperati per intermezzi e contorni, e che arricchiscono il brano con un’ ulteriore aura di mestizia. E si torna a ritmi più vivaci con ‘Ais Un Snea’, traccia più immediata che pare suddividersi in due parti: nella prima abbiamo la classica struttura strofa/ritornello, nella seconda i nostri dedicano quasi tutto ciò che resta ad inserti solisti prettamente folk. Ci troviamo, ora, quasi alla fine, e dopo l’intermezzo ‘Dancing Leaf Overture’ affidata unicamente alle tastiere, parte la traccia conclusiva di ben nove minuti.‘Carnelian Masquerade’, dalla struttura articolata, è una summa di quanto sentito finora che non si risparmia riusciti interventi solisti, un cantato femminile che sa, a seconda delle circostanze, essere tanto delicato quanto deciso, un degno lavoro chitarristico, nonché una chiusura ben congegnata.

In chiusura, posso asserire che la band abbia affrontato con successo un processo evolutivo che ha permesso loro, anche grazie a nuovi compagni, di proporci un lavoro più che degno, un passo in avanti rispetto al precedente Neverfade, che supera per complessità e idee. Un ritorno in grande stile che mi sentirei di consigliare agli amanti del genere.

Francesco Longo

 

TrackList

  1. Whatever May Befall
  2. Until Our Tale Is Told
  3. Unspoken Echoes
  4. Slèrach
  5. Howling Hysteria
  6. Khéeran Hòam
  7. Crystal Rememberance
  8. Tanzerloch (Of Love and Loss)
  9. Ais Un Snea
  10. Dancing Leaf Overture
  11. Carnelian Masquerade

 

  • Anno: 2015
  • Etichetta:  Nemeton Records
  • Genere: Folk/Trash/Death Metal

 

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