Voto: 8.5
Contemporaneamente alla ri-edizione del masterpiece “Main Frame Collapse”, questo 2016 è cruciale per il rientro in pista della storica formazione siciliana, gli Schizo per conto di Punishment 18 Records.
La prima nota che colpisce, specialmente appena inserito il disco nel lettore, è la produzione sonora a cura di Thomas Vetterli (Coroner). Scelta ingombrante per il valore musicale degli Schizo che si rivelerà quanto mai azzeccata per l’evoluzione sonora della band. Un album che sin dai primi ascolti o meglio, sin da quando è cominciato a girare il primo estratto (il video della titletrack “Rotten Spiral”), denota subito connotazioni particolari. Il sound si discosta dal precedente “Hallucination Cramps” in quanto più corposo e potente e si recuperano, sotto molti aspetti sorpassandole, la malvagità e l’oscurità di “Cicatriz Black”.
A differenza del singolo, la opener “Leaders of Deception” mette subito in campo le molteplici sfaccettature dei “nuovi” Schizo. La produzione, ma soprattutto la rinnovata vena espressiva, ci regalano un brano carico e tirato, intriso di cattiveria e di odio, in un arrangiamento assolutamente dinamico e furente.
La successiva “Skeptic Flesh” è altrettanto valida ma dalle caratteristiche più riflessive. Un brano diretto e, nonostante i ritornelli, mai ridondante; caricato nella sua semplicità di sfumature oscure e virulente. Un assalto metodico che ricercato che si allontana dalla furia cieca deigli Schizo primordiali. Certe soluzioni più riflessive ma altrettanto letali delle sfuriate del passato, costituiscono la vera “scommessa” del sound Schizo che si perfeziona magistralmente nella sopracitata titletrack: “Rotten Spiral”. La scelta di Tommy Vetterli ed il taglio sonoro che valorizza le nuove armi in pugno alla band, creano l’alchimia giusta per far divampare questo album ascolto dopo ascolto.
In queste coordinate sonore brani come “Neurotic Propaganda” e maggiormente “Deathwire” più vicini alle vecchie produzioni della band, inizialmente tramortiscono e ci lasciano disorientati. La validità di questo album si apprezza anche sulla distanza quando questi episodi riusciamo a digerirli anche nella chiave di lettura di “Rotten Spiral”.
“Hysterical God” è un altro brano dall’arrangiamento intelligente che da i propri frutti sulla distanza. Quello che inizialmente appare ridondante, nasconde un senso di frustrazione e nervosismo che incatenano l’ascoltatore; melodia abrasiva su ritmiche persistenti (ottime le soluzioni ritmiche nella parte conclusiva). Al contrario “Freilorps” custodisce numerosi cambi e sfaccettature che sottolineano l’ ispirazione che muove l’intero album. Degna conclusione con “Final Warning” che raccoglie tutto il malessere e la cattiveria di “Rotten Spiral” e lo porta a culminare in un graduale fade-out emotivo che si riallaccia all’arpeggio che all’inizio aveva aperto l’album.
Gli Schizo hanno saputo rinnovarsi mettendo a frutto quella maturità espressiva e stilistica che confermano lo spessore della band siciliana. Un album eccellente e a suo modo coraggioso; un ulteriore tassello nella carriera di una band che costituisce una parte determinante della storia del metal italiano. Da avere, assolutamente.
Fourarms
TrackList
- Leaders of Deception
- Skeptic Flesh
- Neurotic Propaganda
- Rotten Spiral (feat. Tommy Vetterli)
- Deathwire
- Freikorps
- Hysterical God
- Final Warning
- Anno: 2016
- Etichetta: Punishment 18 Records
- Genere: Thrash Metal
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