Voto: 6.5

Un black metal con elementi sinfonici influenzati dai grandi nomi della musica classica: questo è quanto gli Strige cercano di proporci con il loro ep ‘Consector’. Gran parte del disco, a dire il vero, non si discosta troppo da binari canonici, con molti blast beats: le tastiere in tutto ciò fanno da contraltare a un incedere quasi narrativo, accompagnandolo senza invaderne la linea portante.

È solo col finale di ‘De Aufidi Cruore’ che il lato più sinfonico degli Strige emerge con tutto il proprio impeto, mostrandoci cose interessanti ai confini della colonna sonora (potrà sembrare assurdo, ma mi sono saltate in mente alcune musiche dei vecchi Final Fantasy).

Chiude le danze ‘Tenebrae’, cover dei Goblin qui ovviamente reinterpretata in linea con la proposta musicale degli Strige. Il brano mantiene intatto tutto il proprio charme, e con l’alone di mistero che porta con sé rappresenta una vera e propria chiusura col botto.

‘Consector’ mi ha lasciato l’impressione di un disco che non sfrutta fino in fondo le proprie potenzialità: non in tutti i punti mostra la stessa brillantezza, e di conseguenza tende un po’ a perdersi. È emblematico, in ciò, che l’episodio migliore sia una cover: ma al tempo stesso il modo in cui gli Strige hanno saputo piegare alle proprie esigenze un brano altrui testimonia la possibilità di dar vita a una musica efficace e con un buon imprinting di personalità.

 

Francesco Salvatori

 

TrackList

  1. Puer Apuliae
  2. Legiones Redde (Vare)
  3. Fovea 1943
  4. De Aufidi Cruore
  5. Tenebrae (Goblin cover)

 

  • Anno: 2015
  • Etichetta: Autoprodotto
  • Genere: Black Metal

 

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