Voto: 6.5

Si erano perse le tracce degli Steel Flowers dopo l’esordio di qualche anno fa, li ritoviamo decisamente cambiati con questo ‘Kleptocracy‘ che ci propone suoni tra hard rock e alternative metal. Questa la descrizione che ne da la band stessa: La guerra è pace/ La libertà è schiavitù/ L’ignoranza è forza “Kleptocracy è guardarsi attorno e comprendere di colpo a cosa si riferisse Orwell. Kleptocracy è il controllo mentale raccontato da Aldous Huxley in “Brave New World”. Kleptocracy è il disgusto che ne deriva e il tentativo di distruggere tutto questo, ma è anche la presa di coscienza finale, proprio come un ossimoro, di essere ciò che si vuole distruggere. Kleptocracy è il frutto di quattro anni di lavoro, incazzature, frustrazioni ed esami di coscienza. È un taglio netto con quello che c’era prima e con buona parte di quello che c’è attorno. Kleptocracy è quello che siamo e, allo stesso tempo, quello che combattiamo.”

Scusate la lunga intro ma era doveroso per capire al meglio quello che il gruppo milanese vuole proporre. Sperimentazioni e passaggi classici fanno parte di ogni brano, chi più e chi meno tendente a stupire l’ascolto. Un cantato che a tratti ricorda l’Axl Rose più ispirato, musicisti tecnicamente preparati, ogni brano colpisce nel segno, la lunghezza media forse è un po’ alta e se non si amano le sperimentazioni si potrebbe chiudere anticipatamente l’ascolto. Ascolto che io ho effettuato varie volte per meglio entrare nel meccanismo, e se all’inizio non ero convinto alla lunga alcuni pezzi mi hanno messo di buon umore. ‘Pauper‘ è una canzone molto bella, con un giro di basso molto funky e tanta adrenalina che esce su ogni nota. Il basso (Yano) è l’autentico protagonista di questo cd a mio parere, ma proseguendo abbiamo la scatenata e molto street ‘I’ll Kick Your Ass‘ anche questa tra le migliori del cd, si uniscono le influenze del passato cd con la nuova parte crossover ottenendo un groove molto potente.

Decisamente dalle sfumature (non solo per il titolo) bluesy ‘Break My Blues‘ e lode ai chitarristi Adriano & Alex, un po’ fuori luogo la voce di Riz che spesso non riesce ad emozionarmi come anche nella successiva ‘Tired & Bored‘ ma pazienza. Buono anche il lavoro alla batteria di Kiry mentre sinceramente si nota ben poco quello di Uzzo alle keyboards spesso sovrastato dagli altri strumenti se si esclude forse il brano ‘R.I.P.

Mi piace molto l’intro di ‘Workin’ Monkey‘e anche l’incedere funky del brano sia pure in un contesto duro, non male la chiusura con ‘Tank Man‘ roccioso hard rock venato di funky. Qualche chiaro scuro non inficia questo ‘Kleptocracy‘, un cd che fa smuovere e soprattutto propone qualcosa di carino fuori dalla solita massa conforme.

 

Gary Stone

 

TrackList

  1. Oxymoron 4991
  2. Pauper
  3. I’ll Kick Your Ass
  4. Hallways of Illusion
  5. Break my Blues
  6. Tired & Bored
  7. Ruled By Evil men
  8. Workin’ Monkey
  9. R.I.P.
  10. Tank Man

 

  • Anno: 2015
  • Etichetta: Red Cat Records Audioglobe/The Orchard
  • Genere: Alternative Metal

 

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