Voto: 7.5

Pur trattandosi di un esordio discografico, questo disco degli Antiquus Infestus non è il primo lavoro della band.
‘Isfet’ arriva, direttamente qui nel nostro padiglione auricolare dopo ben due demo e un ep uscito nel 2012, che purtroppo non ho mai avuto modo di ascoltare.

Il risultato conseguito in questi tre anni di ponderata attesa è un godibilissimo black metal con influenze thrash e spunti death metal, spigoloso e ruvido ma non troppo, sapendo cambiare volto e diventare oscuro e ben studiato quando serve.
Il disco scorre velocemente e divertendo, senza pagare cadute di tono durante tutti e 10 i brani, tutti potenti, senza mai annoiare o lasciar perplessi per le scelte che potrebbero far pensare a una mediocre scelta di luoghi comuni espressivi.
Ma nel loro ambito, il gruppo si muove bene, e sfruttando le tematiche egizie e l’orientalità nella scelta di alcuni suoni e scale, pur non inventando niente di nuovo, non risulta essere mai scontato né banale.

Come al solito non starò qui a stilare classifiche delle canzoni più belle o meno belle, ma trovo più interessante descrivere la sensazione generale e l’emozione che rilascia l’ascolto di questo insieme ben calibrato di note dove il disco risulta essere molto omogeneo e distribuito in modo accuratemente pensato.

Insomma un lavoro che nell’insieme merita attenzione sia per la forza espressiva che per la qualità generale del prodotto
Sicuramente curioso di sentire la prossima evoluzione di questo interessante gruppo, ben pensato, suonato e registrato.
Dategli una possibilità!

 

May

 

TrackList

  1. Uben Sutekh
  2. Vomit thy Serpents
  3. Ablanathanalba
  4. Anoint me with the blood of Nefersekheru
  5. Isfet
  6. Destroy the cult of Ra
  7. Spell for invoking the spirits
  8. Adorn me with the bones of those who eat no flesh
  9. Carving my Heka into the skull of the Unborn
  10. Agathodaemon
  • Anno: 2015
  • Etichetta: Autoprodotto
  • Genere: Black death

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