Ho meditato a lungo se fosse o meno il caso di prendere in carico questa recensione, dato che ho avuto l’onore di partecipare in prima persona al progetto con la mia band. Alla fine ho deciso di scrivere il mio commento in modo trasparente e obiettivo, tralasciando per correttezza di parlare del mio operato, limitandomi a descrivervi quello che potrete trovare all’interno di questo album. Per lo stesso motivo non ho voluto assegnare un voto al tutto.
Interessante iniziativa del Ghigo Renzulli Fan Collaborative che ha affidato a 13 band dell’underground italico il compito di riregistare Desaparecido, storico primo album dei Litfiba, chiedendo loro di non limitarsi ad una semplice e mera cover, ma di lavorare su veri e propri remake degli 8 brani e 5 bonus del primo periodo della band di Pelù e Renzulli.
Da fan accanito del combo fiorentino devo dire con estrema onestà che questo tributo va al di là di tutte le aspettative che avevo riposto, risultando fresco e coinvolgente, perfettamente in grado di dare una nuova vita ad un disco stupendo uscito 30 anni fa. Va dato atto a tutte le band di averci messo molto di loro, adattando i brani alla propria personalità, rivisitando le idee originali con gusto e dedizione, sfoggiando arrangiamenti attuali e importanti che donano un nuovo abito a canzoni che hanno fatto la storia del rock italiano.
Una cosa che mi ha colpito molto all’ascolto (e NON era assolutamente scontato) è l’omogeneità del disco intero pur trovandosi di fronte a band dai suoni e dai sound molto diversi tra loro, quasi come se le band avessero veramente lavorato tutte insieme in un unico ambiente; vero che la base di partenza era già di per sè ottima, ma sono rimasto stupito da come il disco suoni attuale, fresco, energico anche nelle versioni più soft o coraggiose.
Vista e constatata l’alta qualità proposta in questa compilation tributo, trovo doveroso (e per me la classica eccezione che conferma la regola…) addentrarmi in un track by track: si parte con “Eroi nel Vento” proposta dagli Aredhea in versione modern rock, bella ritmata con melodie riviste e riff di chitarra odierni, giocando su due tonalità distinte che a mio avviso risultano vincenti, soprattutto perchè si mettono al servizio della voce femminile e un ottimo solo venato di hard rock. Si prosegue con “La preda” di cui gli Zizzania ci offrono una versione interessante, con ritmi rallentati sulla strofa che esplodono poi nell’energico refrain da cantare a voce alta; essendo uno dei brani più conosciuti devo fare un plauso alla band per aver reso credibile questo brano anche in una versione dalle ritmiche stravolte. Atra graditissima sorpresa fornita dagli Ucronia che ci deliziano con una splendida “Lulù e Marlene”, energizzata ed energica fin dalle prime note, ma che non perde quella vena dark originale che tanto affascina, con tanto di cori sfalsati nelle linee sul finale. La quarta traccia del lotto prevede un pezzo simbolo dei Litfiba come “Istanbul” di cui Missed Eleganza ci fornisce una oscura versione in salsa elettro rock, che non mi stupirei di sentire in un djset ebm. Mi ha sorpreso il fatto di non sentire una chitarra, ma onestamente trovo la versione molto “gotica” e accattivante.
Si continua con una ottima rilettura in chiave pop rock di “Tziganata” ad opera di MOR (aka Stefano Mordenti), bravo a mio avviso nel rileggere le melodie del brano con un sapiente uso di synth efficaci, ma non invasivi, che donano al brano un appeal accattivante e danzereccio, decisamente vincente. Siamo circa a metà del disco con “Pioggia di Luce” di cui i Jeremeas ci offrono una rilettura non distantissima dall’originale per ciò che concerne mood e atmosfera, ma decisamente più sostenuta a livello ritmico, fattore che trovo assolutamente decisivo e azzeccato per la riuscita del brano. Sottolineo l’ottima rilettura vocale del refrain e faccio i complimenti alla band perchè ritengo questo il pezzo più difficilmente reinterpretabile dell’intero lavoro. Altra grande sorpresa la rilettura di Narko’s per la titletrack “Desaparecido” che tra synth, campionamenti, drum machine e chitarre crea una versione oscura e perversa che ben si adatta ai temi trattati dalla canzone; interessante anche l’uso delle voci sofferte ed effettate doppiate su tutto il brano.
Per “Guerra” i Linekurve ci propongono una rilettura in versione più pulita (cosa che onestamente non mi aspettavo), in ottica più new wave se vogliamo, senza però risultare inefficaci o fuoriluogo, anzi. Grande capacità della band è stata quella di non perdere di vista l’atmosfera oppressiva del brano, rendendolo quasi ipnotico in più di un punto. Come accennato sopra, oltre alle 8 tracce della tracklist di Desaparecido sono state aggiunte anche 5 bonus del periodo e tocca agli Avorionero rileggere “Luna”, giocando molto su un deciso mood di batteria che da il giusto tiro al brano, molto rock nel suo incedere iniziale con tanto di assolo gemello e apertura a dissonanze sul finale che a conti fatti risulta sì coraggiosa ma assolutamente apprezzabile e riuscita. Sono i CumCordis a cimentarsi invece con un pezzo psichedelico come “Transea”, impreziosito dai nostri con intrecci chitarristici sulle strofe e bridge, che ben si amalgamo con le atmosfere create dalle tastiere. Di “Elettrica Danza” rivista dai Controsigillo faccio solo menzione (vi rimando all’introduzione per i motivi), quindi proseguiamo con un’altra splendida rivisitazione (ennesima di questo album) di “Onda Araba” da parte degli Effe16, che si muovono bene con le atmosfere mediorientali del pezzo, senza stravolgerle ma anzi modellando ai loro fianchi arrangiamenti soft ottimamente orchestrati dalle tastiere. Degna e ottima conclusione di tutto il lavoro ce la offrono i Sinezamia con “Versante Est”; avendo già recensito i mantovani in passato e conoscendo la passione del vocalist Marco per i Litfiba mi aspettavo veramente tanto da questa band che vedo in crescita costante. E dico che hanno perfettamente rispettato gli standard preposti, con un brano cattivissimo, quasi metal nelle ritmiche chitarristiche specie all’inizio dei fraseggi , ben ritmato e orchestrato.
In conclusione, non posso fare altro che consigliarvi di scaricare questo album tributo, tanto più che è disponibile gratis (sì GRATIS) tramite il blog del GRFC all’indirizzo http://grfc-official.blogspot.it/
Enrico Pulze
TrackList
- Eroi Nel Vento – Aredhea
- La Preda – Zizzania
- Lulù e Marlene – Ucronia
- Istanbul – Missed Eleganza
- Tziganata – MOR
- Pioggia di Luce – Jeremeas
- Desaparecido – Narko‘$
- Guerra – Linekurve
- Luna – Avorionero
- Transea – CumCordis
- Elettrica Danza – Controsigillo
- Onda Araba – Effe 16
- Versante Est – Sinezamia
- Anno: 2015
- Etichetta: GRFC
- Genere: Rock
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