Voto: 7.5
“Back to Aleph”, titolo scelto dai catanesi See You Leather, rappresenta il battesimo discografico della giovane band in autoproduzione. “Aleph” prima lettera dell’alfabeto ebraico e rappresentazione del primo numero, indica appunto l’inizio o meglio una ripartenza dall’inizio: dopo una intensa stagione di concerti e il tempo dedicato alla stesura ed arrangiamento, si riparte (si esordisce) anche in ambito discografico.
Thrash Metal rotondo ed espressivo che non si lancia in tempi troppo serrati ma con molteplici sfumature che attingono sia dal classic che dal doom. Per la verità canonizzare la musica dei See You Leather solo nel genere a cui appartengono, risulta riduttivo. Nonostante il debutto e la giovane età della band, è riguardevole la spiccata personalità espressiva e la già valida abilità compositiva.
La opener “Samekh”, miglior episodio di questo “Back to Aleph”, ci presenta una band ispirata e vigorosa, pronta a mettere in campo le proprie carte migliori, forte di un sound brillante e di forte resa. La produzione, anche se non di livello eccelso è pregevole e dimostra come si riesca a fare un ottimo lavoro quando si hanno le idee chiare sul sound che si vuol esprimere. “I am the Beast” dalle influenze più classic confuta leggermente quanto di buono abbiamo sentito nella opener e che troveremo nei brani successivi: arrangiamento più prevedibile giocato su strofa e riffing che bruciano troppo in fretta. La situazione si risolleva con “Imaginary Wrong”: più articolata e longeva che si spinge molto sulle linee melodiche che arrivano a percorrere sentieri sempre più vicini al doom e al death ma anche su un rigore ritmico immediato ma non semplicistico. “Il canto di Ossian” chiude questo lavoro approfondendo alcuni aspetti delle sonorità doom come un valido palcoscenico per le liriche in italiano, mantenendo l’impronta sonora che questa giovane band è riuscita a tratteggiare.
Questo “Back to Aleph” è un debutto decisamente sopra la media, che ci presenta questi See You Leather (per la verità è solo il moniker che non mi pare rispecchiare troppo il loro sound) come valida proposta per l’avvenire dell’underground nazionale. Consigliato!!
Fourarms
TrackList
- Samekh
- I Am the Beast
- Imaginary Wrong
- Il Canto di Ossian
- Anno: 2015
- Etichetta: Autoprodotto
- Genere: Thrash Metal
Links: