Voto: 7.5
Gli Screaming Banshee nascono nel 2009 ed hanno come collocazione geografica Roma; dediti ad un death metal serrato e ricco di aperture melodiche che divampano sia nel progressive che nel technical death, dopo un EP del 2010 (“The Chronicles”) che ne definisce le coordinate musicali, approdano al primo full-lenght nel 2013 per una meno nota divisione della Copro Records. Scusandoci per i disguidi che hanno fatto slittare nel tempo questa review, ci troviamo finalmente ad analizzare “Descent” visto che la band è già al lavoro per il successore di questo album.
Cominciamo parlando della produzione sonora che, nonostante risalga a 2 anni fa, risulta assolutamente efficace e di spessore, un elemento di sicuro interesse vista l’evoluzione sonora del death metal più moderno (opera di Stefano Morabito e dei 16th Cellar Studios).
Gli Screaming Banshhee sono tecnicamente eccellenti e riescono ad esprimersi molto bene anche allontanandosi dai clichè ai quali molte bands in ambito metal estremo si rifanno. Sin dalla opener “After the Nightfall” gli Screaming Banshee mettono in campo tutta la potenza e la ferocia che contraddistingeranno questo album. Un grandissimo David Folchitto alla batteria riesce ad imporre un fragore ritmico ed una precisione chirurgica assolutamente di rilievo sulla quale le linee di chitarra riescono a tessere trame complesse e, allo stesso tempo, di grande efficacia melodica. Impossibile non rimanere colpiti da brani come “When the Stars Come Right” e la sua efficacia melodica in un clangore ritmico dirompente o della splendida “Anhedonic” strumentale e complessa che affascina senza stancare nella sua lunghezza. Chiusura affidata alla solida ed immediata “The Cross of Nargath” e la più profonda “A Ghost Incarnate” che mette in luce nuove sfumature dell’estro compositivo della band. Altri pezzi come “Gates of Eternity” risultano più come riempitivi dove brillano solamente le doti tecniche penalizzando il compound del brano che appare molto meno personale; vengono messi in mostra i muscoli ma rimane poco altro.
La band su “Descent” dimostra una buona maturità e freschezza; album ricchissimo di idee e di ispirazione genuina. Anche se alcuni arrangiamenti risultano meno efficaci (probabilmente per seguire l’evolversi lirico) non inficiano il valore di questo grande album. Adesso facciamoci trovare pronti per la prossima release, i presupposti per un capolavoro ci sono tuttti!
//// Fourarms
TrackList
- After the Nightfall
- When the Stars Come Right
- Messiah in Blood
- Winter’s Runes
- Gates of Eternity
- The Cursed
- Anhedonic
- The Cross of Nargath
- A Ghost Incarnate
- Anno: 2013
- Etichetta: Casket Records)
- Genere: death metal
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