Voto: 4.5

Dal nome ho pensato: questo è un gruppo Black Metal… mi sbagliavo… i The Catechists sono una band dal sound rock con tinte hard rock e blues molto ben marcate. Giunti al loro secondo lavoro discografico dopo ‘Clearing Under Sunshine‘ datato 2011, la band torinese si affaccia nell’intricato mondo discografico con un nuovo capitolo intitolato ‘Time To Survive‘.

Pronti via con ‘The Devil’s House‘ che apre le danze, brano prevedibile nella struttura, il sound l’ho trovato ben amalgamato, l’interpretazione vocale è forse un po’ ‘troppo sporca’ a livello di intonazione, con un inglese un po’ ballerino in molti punti. Non mi ha convinto.  ‘Burning Time‘: a me piace il suono analogico però qua ci sono alcuni cali in termini di tempo qua e la, l’assolo di guitar l’ho trovato un po’ confusionario nei suoni e il brano non è entusiasmante.

Time To Survive‘: io ho capito solo il ritornello appunto ‘Time To Survive‘, tutto il resto non l’ho capito.., prestazione vocale impalpabile, ritmica della band che sembra dentro una tempesta, il brano mi è piaciuto da metà in poi per quel poco di buono che ho potuto sentire. Si arriva così a ‘Brocken Pieces‘, l’intro praticamente è quasi uguale a ‘Children Of The Sea‘ dei Black Sabbath, tranne alcune note di passaggio, il brano è molto bello efinalmente si può ascoltare qualcosa di buono. La prestazione vocale ha un sound grunge che mi è piaciuto molto.

The Failure The World‘, di questo brano mi sono piaciute le ritmiche di chitarra e l’assolo di guitar, tranne quell’intermezzo di guitar sparato a caso verso metà brano. La ritmica rimane ballerina, prestazione vocale che non mi ha convinto.  ‘Under The Weight Of Your Soul‘, non ci siamo, questa canzone è stata concepita con riff messi uno sopra l’altro, non ha nè capo nè coda. Non si può.

Lost In This Haze‘, quà l’intenzione di ‘Foxy Lady‘ di Jimi Hendrix c’è tutta dall’inizio alla fine, è un brano godibile, suonato nel modo giusto per l’impostazione di base, con linee vocali coerenti. Per quanto riguarda ‘What You Were‘ direi che possiamo saltare questo brano che non toglie o aggiunge fin quanto detto in precedenza e arriviamo direttamente a ‘Flying Over‘ che praticamente è un mezzo brano strumentale, dei riff sono godibili e mi piacciono, però anche qua il brano non mi ha convinto. Si conclude l’album con ‘Stay With Me‘, veramente non sò più che scrivere…

Conclusioni finali: non si può pensare di concepire un album giusto per farlo, qua abbiamo riff simili più o meno in tutte le tracce tranne in alcuni esporadici episodi, è suonato in maniera approssimativa, e non ha nè un capo nè una coda. Se penso al cantato rabbrividisco perchè a me stà bene l’intonazione poco corretta in alcuni punti perchè può capitare (è normale e umano), con un cantato anche sporco (che a me piace), ma qua è una cionfra totale con un inglese a tratti imbarazzante, anzi in alcuni punti è un farfugliato totale, e non serve un effetto vocale a nascondere.

Perdonatemi non potete nemmeno nascondervi sul fatto ”è un album in analogico e non è stato editato”, ascoltatevi le band degli anni settanta come suonavano e cantavano. A me dispiace, la prima cosa da fare è migliorare il suono di base e l’interazione tra i componenti perchè sembra che ognuno suoni per conto suo ,secondo punto migliorare i brani e non parlo che dobbiate essere innovativi, non nascondetevi con la frase ‘è già stato tutto scritto‘, ma scrivere brani che abbiano almeno un capo e una coda. Terzo lavorare sull’inglese e l’intonazione e anche sugli arragiamenti vocali a livello di suono globale. A me dispiace scrivere tutto ciò, riflettete.

 

Pier Paolo Lunesu

 

TrackList

  1. The Devil’s House
  2. Burning Time
  3. Time To Survive
  4. Brocken Pieces
  5. The Failure Of The World
  6. Under The Weight Of Your Soul
  7. Lost In This Haze
  8. What You Were
  9. Flying Over
  10. Stay With Me

 

  • Anno: 2015
  • Etichetta: Autoprodotto
  • Genere: Southern Rock/Blues

 

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