Voto: 8

Da quando esiste Italia di Metallo mi sono sempre occupato di ogni nuova uscita dei Fingernails, band che mi accompagna da sempre nel percorso della vita e non potevo certo esimirmi con questo nuovo ‘Rotten Souls‘ licenziato qualche giorno fa dalla Blasphemous Art Productions. Come molti di voi sapranno lo scorso anno all’interno del quartetto romano c’è stato uno split non senza velenose polemiche con Maurizio ‘Angus’ Bidoli da una parte e gli altri ex-componenti dall’altra. Non entro nel merito dei fatti, fatto è che dopo pochi mesi i Fingernails tornano nella classica formazione a 3 che li aveva lanciati nel secolo scorso con il ritorno di uno degli storici fondatori, Marco ‘Bomber’ Santoni a voce e basso e di Fabrizio ‘Locomotive’ Lucidi alla batteria (già nella band dal 2006 al 2010).

Il ritorno della formazione a tre riporta anche come dicevo Bomber alla voce e il suono torna radicalmente indietro nel tempo riportando alla memoria i demo degli anni ’80 che mi fecero innamorare dei Fingernails con la loro carica grezza di sporco e ruvido rock’nroll come dio Lemmy comanda.

Premetto che a mio avviso l’album è stato fatto uscire un po’ troppo di fretta, ma la voglia di tornare a suonare era evidentemente tanta. Vi chiederete, perchè troppo in fretta? Semplice, il cd è praticamente diviso in tre parti, la prima vede i primi sei brani da me già recensiti visto che altro non è che l’ep uscito a nome Angus & Bomber’s Hurricane poco più di un anno fa che vedeva i due eroi nazionali con Fabio Pollastri alla batteria, e alla cui recensione vi rimando. La seconda parte è invece quella con la nuova formazione che presenta una produzione inferiore rispetto ai sei brani che la precedono, direi più vicina alle demo sopra descritte, ma ciò non toglie il fascino underground che il trio romano fa suo sia pure ormai con gli anni il buon Bidoli si sia creato una schiera di fans che ben pochi nell’underground possono vantare. Assolutamente vicini più che mai al Motorhead sound già dalla title track che sembra uscita da uno degli album storici dei britannici e non da meno ‘Electrochock‘ vero pugno in faccia al metal moderno, le radici non vanno abbandonate e il combo romano lo dichiara ad alta voce, micidiale il gioco di chitarra del mitico Angus Bidoli, ma non si può non riconoscere il gran lavoro di Fabrizio Lucidi a cui il soprannome Locomotiva si addice assai, parola di chi ha avuto modo di vederlo all’opera sia live che in sala prove, terremotante!

Dannatamente venata di blues’n roll la probabilmente polemica (non ho avuto modo di leggere il testo) ‘Piss On Your Grave‘ a cui fa seguito ‘Crime Sound Raiders‘ brano d’impatto travolgente che mostra chiaramente l’apporto composirivo di Bomber che riporta, come già ho detto, il sound dei Fingernails ai tempi che furono, con rabbia e dignità massime. Meno furiosa ‘Parasite‘ ma sempre bella grezza e vintage, con ‘Rotten Souls‘ sembra di rivivere invece momenti ormai passati, un ritorno ad un’epoca che solo vecchi marpioni del metal hanno vissuto e sanno cosa voleva dire essere metallari in quegli anni fatti di scontri e rifiuti da parte di una società ancora non aperta come oggi.

Tattooed World‘ probabilmente l’ha scritta Lemmy e poi l’ha lasciata su una panchina londinese mentre Angus e Bomber passavano di lì.. inutile aggiungere altro. Arriviamo così alla terza parte composta da due bonus track in versione acustica cantate da Angus Bidoli, ‘Heavy Night‘ e ‘Heroin Hell ‘n’ Back‘, la prima suona fottutamente southern con tanto blues e il cuore di Angus che lascia scariche di emozioni nelle vene di chi ascolta. Cuore e passione che l’artista romano mette anche nella successiva song suggellando questo ritorno. Ritorno che entro fine anno potrebbe riservare nuove sorprese dato che la band sta già componendo nuove tracce.

Se si tralascia quindi la produzione troppo vintage ‘Rotten Souls‘ è un graditissimo ritorno carico di significati che vanno oltre la musica, emozionanti e travolgenti come sempre, ben tornati Fingernails! Solo per chi ama l’attitudine e il significato del movimento metal, stiano lontani posers e cazzoni vari!

 

Klaus Petrovic

 

TrackList

 

  1. Take It or Leave It
  2. My Dark Evil
  3. The Hangman
  4. Don’t Fuck Me
  5. Rockers to the Bone
  6. Shut Up
  7. Rotten Souls
  8. Electroshock
  9. Piss on Your Grave
  10. Crime Sound Raiders
  11. Parasite
  12. Tattooed World
  13. Heavy Night (Acoustic Bonus Track)
  14. Heroin Hell ‘n’ Back (Acoustic Bonus Track)
  • Anno: 2015
  • Etichetta: Blasphemous Art Productions
  • Genere: Heavy Speed Metal

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