Voto: 7

I Wolfang vedono la luce nel 2010, in quel di Montebello Vicentino (Veneto), e questo EP omonimo, forte di tre inediti, è il primo frutto della loro fatica. Il sestetto ci propone un folk metal dalle influenze scandinave, e ad esso aggiunge richiami (anche vaghi) ad altri sottogeneri del metal, come il symphonic, o  pesanti riff di natura death, per brani la cui durata è solitamente superiore ai classici quattro o cinque minuti.

Bene, andiamo subito a cominciare!

Ad aprire le danze è ‘Dwarven Forge’, traccia che fin da subito vuol mostrarsi complessa, e in effetti ci troviamo di fronte a varie idee che denotano un certo intrico di sfaccettature che mettono in risalto, in particolare, chitarra, tastiera e voce, quest’ultima melodica, anche “epica”, ma che in certi punti (come l’apertura) può risultare tiepida. Presente anche un intermezzo folk acustico, una breve pausa dalle distorsioni, che riattaccano in seguito per una chiusura dai rimandi sinfonici. Mi sembra un buon antipasto. Passiamo, adesso, alla canzone più lunga del trittico, la suite ‘Hope Arrives From High’,  forte di intro solenne e lenta, che poi accelera nei versi per un ritmo soft, più heavy/power oriented. La traccia non si fa mancare intermezzi tranquilli, onirici, per quanto classici, ma ugualmente gradevoli, per non parlare delle adrenaliniche parentesi d’assolo, dove chitarra e tastiera si danno una battaglia sì instancabile ma non prolissa. Buone anche le atmosfere riprodotte in quegli intermezzi più rilassati, spesso sfruttati come ponte per le parti più movimentate, dove vediamo una chitarra che non manca di ricordarci, con interventi comunque mai intrusivi, l’importanza del proprio ruolo, accompagnata da un variegato e funzionale tappeto tastieristico. A chiudere il disco è ‘Wild Forest’, traccia più immediata e spensierata, con un cantato variegato e ben riuscito (che francamente mi ha ricordato il vocalist degli EluvetieChrigel Glanzmann, nelle parti più aggressive) , per un pezzo che possiamo molto facilmente ricollegare al folk nordico, e che si fa anche forte di una certa varietà strutturale.

Tiriamo ora le somme…apprezzo il fatto che il gruppo non riesca a stare fermo, e cerchi sempre di “mutar forma” ben più di una volta, in ogni traccia, senza annoiare l’ascoltatore perdendosi in se stessi, mostrando anche una forte influenza scandinava, che tuttavia è presente il giusto. A giudicare da questo breve ma interessante lavoro, mi sento speranzoso, e credo che i Wolfang abbiano le carte in regola per poterci sorprendere. Ebbene, io li aspetto.

 

Francesco Longo

 

TrackList

  1. Dwarven Forge
  2. Hope Arrives From High
  3. Wild Forest

 

  • Anno: 2015
  • Etichetta: Autoprodotto
  • Genere: Folk Metal

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