Voto: 8.5
Parlare degli Skanners è un po’ come parlare della storia del metal, italiano e non solo. Attivi da ben 32 anni (la prima demo è datata 1983) con 7 album all’attivo, un contratto con la CGD che gli permise di pubblicare due gran dischi come ‘Dirty Armada‘ e ‘Pictures of War‘ che li proiettò indiscussi protagonisti anche oltralpe, furono tra i protagonisti assoluti del metal italiano nella seconda parte degli anni ’80 grazie anche ai loro live veramente di alta qualità e che ebbi anche la fortuna di vedere in ben due occasioni: a Milano di spalla ai Manowar e al Monsters of Rock di cui era protagonista Dio con gli Helloween sempre nel 1987. Gli anni ’90 portarono varie difficoltà al combo alto atesino fino a un periodo di inattività, ma col nuovo secolo i leader storici Claudio Pisoni (cantante) e Fabio Tenca (chitarrista) ripartono da zero pubblicando tre album in un’ ascesa qualitativa che culmina con il bellissimo ‘Factory of Steel‘ nel 2011.
Dopo l’uscita del bellissimo libro curato dal compianto Sergio Nardelli e da Stefano Ricetti uscito per festeggiare il trentennale della band e dall’omonimo titolo di questo cd + dvd che vi sto per recensire, la band ha deciso di pubblicare appunto questo lavoro live registrato il 7 dicembre del 2013 al St. Jakob Theater di Bolzano e dedicato alla memoria di Max ‘Thunder’ Quinzio scomparso qualche mese dopo e storico chitarrista della prima formazione della band.
Premesso che cd e dvd ripropongono gli stessi brani, che l’artwork del digipack è curato e il booklet interno presenta foto tratte dal concerto in questione e una dedica a Max passerei aIla recensione stabilendo che ho preferito scegliere il lato dvd invece che il cd per l’emozione che passa ad assistere al concerto dei bolzanini, il cd trasmette in questo caso qualcosa in meno anche perchè un teatro non è forse l’habitat naturale di una band nata per il live come gli Skanners e la resa è minore, invece gli effetti visivi danno un’ immagine decisamente superiore. Detto questo il dvd è diviso in due parti, nella prima immagini dal backstage con la band che sta per prepararsi all’entrata in scena e riceve gli amici cazzeggiando e del pubblico in attesa di entrare nella sala, operazione simpatia per una band che certo non se la tira ma, anzi, nonostante la grande carriera è sempre vicina e disponibile per il proprio pubblico.
Può iniziare così il concerto e sulle note della intro ci si prepara per la grande serata che viene ad aprirsi con la tellurica ‘TV Shock‘ che porta subito alta la tensione adrenalinica. Lo scatenato Claudio incita a gran voce il pubblico intonando ‘We Rock The Nation‘, si passano in rassegna quasi tutti i brani storici della band, ‘Blood In My Eyes‘ da ‘Flagellum Dei‘ è granitica come non mai, il bassista Tomas Valentini prende il centro del palco spronando band e pubblico a unirsi in un’unico monolite carico di metallo e adrenalina, scenografia a base di fuochi e luci e via con ‘Iron Man‘ pirotecnica come sempre, casomai fa specie vedere larga parte del pubblico seduta sulle poltrone del teatro, ma non si poteva fare diversamente e allora un buon gruppo di fans si presenta sotto il palco a cantare il ritornello a gran voce! Travolgenti Fabio Tenca e Walter Unterhauser che si alternano a colpi di chitarra tra soli e riff incandescenti, ma non c’è tregua, è il momento della priestiana ‘Factory of Steel‘ che coinvolge sempre più il pubblico.
Gran battito di mani giudate dal bravissimo batterista Davide Odorizzi per introdurre ‘Metal Party‘ (unico brano da ‘The Magic Square‘) non prima che Claudio ricordi i due grandi amici scomparsi, Sergio Nardelli ed Enrico Farina di cui indossa la t-shirt con il volto di questo grande fans che troppo presto ci ha lasciati. Inossidabile alle intemperie del tempo l’inno ‘Skanners‘, energia vitale per le vecchie e nuove generazioni del metal, a seguire uno dei brani più commercialmente ruffiani mai composti dalla band e cioè la vanhaleniana ‘Turn It Louder Now‘, sempre bella e coinvolgente come all’epoca dell’uscita e che evidenzia una volta di più la bravura della band.
Proprio la title track di quell’album e cioè ‘Pictures Of War‘ risuona nel teatro col suo heavy americaneggiante lasciandoci poi al drum solo del piccolo grande Davide (acclamatissimo dal pubblico) e della sua maestria nell’uso dello strumento! Si riparte con il roccioso heavy rock di ‘Flagellum Dei‘ mentre stranamente nessun brano da ‘The Serial Healer‘ viene eseguito. La parte finale è affidata a tre stupende ballad, e vede i nostri in versione acustica come nei grandi show delle più grandi bands internazionali, si parte con ‘Scorpion Rider‘ struggente song con l’aiuto alle tastiere di Rudy Schroffenegger e i cori di Doris Albenberger e Monika Callegano, per poi riproporre la sempre stupenda versione acustica di ‘Rock Rock City (reprise)‘ e chiudere tornando agli strumenti tradizionali con una passionale versione di ‘Wild‘ che ci trascina in un vortice di emozioni difficili da spiegare.
Sulle note di ‘It’s My Life‘ scorrono in chiusura le immagini dei tanti ospiti della serata, gli ex componenti che hanno suonato insieme alla band e cioè: Paolo Bertoglio, Corrado Gasser, Max Quinzio, Roberto Vajente, Dino Lucchi, Jack Alemanno, Claudio Vanzetta, Christian Kranauer, Renato Olivari e Andrea Demasi.
In definitiva un’ ottima produzione per chi ama da sempre gli Skanners e un buon biglietto da visita per chi si volesse avvicinare per la prima volta alla band, forse si potevano inserire brani come ‘Dirty Armada‘ e ‘Starlight‘ o ‘Hard and Pure‘ ma non si può avere tutto. Grandi come sempre!
Klaus Petrovic
TrackList
- Anno: 2015
- Etichetta: Riff Metal Departement/Godfellas
- Genere: Heavy Metal
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