Voto: 8.5

Dopo avervi parlato di ‘The Crazy Night Sessions (30th Anniversary Special Edition)‘ ecco ora che vi propongo questo ‘Tygers Sessions: The First Wave‘ stampato in sole 1000 copie dalla Skol Records e che contiene 11 brani ri-registrati nell’occasione dell’anniversario di ‘Spellbound‘ e ‘The Wild Cat‘ e già usciti in due singoli Ep nel 2010 e nel 2011 presto esauriti. Oltre che Jacopo Meille alla voce qui di italiano c’è anche la cover a cura di Roberto Toderico. Artwork curatissimo e booklet pieno di foto oltre che dei testi e le descrizioni di ogni canzone.

Come detto anche nella precedente recensione una ventata di aria fresca rispolvera i vecchi successi della band britannica rilanciandola più che mai dopo l’ottimo ‘Ambush‘ del 2012.

Per quanto riguarda i cinque brani tratti da ‘The Wild Cat‘ si parte col fruscio vintage di ‘Euthanasia‘ che si rivela molto più coinvolgente dell’originale con la sua carica metal rock e il suo riff inconfondibile che sicuramente vi ecciterà al massimo come del resto il ritmo hard rock di ‘Slave To Freedom‘ dove si esalta la prova di Robb Weir col suo assolo invincibile e il basso di Brian West (poi sostituito nel 2012 da Gav Gray) che imprime la sua forza. Il bridge centrale è una delle cose migliori di tutti i tempi e la voce di Jacopo alla ripresa della parte cantata è da brividi. ‘Suzie Smiled‘ attacca col ritmo dettato dal batterista Craig Ellis e si prosegue senza tentennamenti in questa versione incattivita rispetto all’originale col suo refrain affascinante e di facile presa.

Anche Dean Robertson (sostituito poi nel 2013 da Micky Crystal) tesse con cura le trame dei vari brani con la sua guitar, ‘Don’t Touch Me There‘ fu il primo singolo della band nel lontanissimo 1979 ed un vero classico per chi ascolta metal il quale suona ancora attuale grazie anche all’opera restauratrice messa in atto dalla band, un manifesto d’intenti che molti gruppi moderni dovrebbero seguire con rispetto e ammirazione. Si chiude ovviamente con ‘WildCatz‘ che segue coordinate metalliche con quel tocco rock che non guasta e a sua volta riceve una dose di energia tale da renderla sì attualissima ma anche retrò con garbo e gusto.

Inizia così la parte che riguarda ‘Spellbound‘ che è il preferito del vostro scribacchino grazie anche al brano che non conosce limiti di tempo e vecchiaia e cioè ‘Gangland‘ vero trait d’union di generazioni di metallari. Qui mi permetto l’elogio sperticato per il nostro cantante che riesce a interpretarla in modo tale da renderla ancora più bella di quanto è. Finite le lodi si va su ‘Take It‘ dove emerge di nuovo il gran lavoro delle chitarre per un heavy rock senza tempo e poi la mitica ‘Hellbound‘ che risorge dal lontano passato e ci inebria col suo sound trascinante!

Inutile dire che queste nuove registrazioni riescono a migliorare quanto già di buono aveva prodotto la band nel passato, cosa di non poco conto. Il trittico finale parte con ‘Mirror‘ una ballata da brividi in cui la voce risplende in tutto il suo valore portandoci per mano dentro l’intensità di questa canzone bellissima. Dalle inconfutabili emozioni appena provate si riparte con lo slancio di ‘Tyger Bay‘ e si chiude con la carismatica ‘Don’t Stop By‘ indecisa tra melodie e forti dosi di rock ma sempre affascinante.

A questo punto non resta che attendere il nuovo album o la ri-registrazione di ‘The Cage‘, magari lo chiederemo alla band quanto prima. Buon ascolto!

 

Klaus Petrovic

 

TrackList

  1. Euthanasia
  2. Slave to Freedom
  3. Suzie Smiled
  4. Don’t Touch Me There
  5. Wildcatz
  6. Gangland
  7. Take It
  8. Hellbound
  9. Mirror
  10. Tyger Bay
  11. Don’t Stop By

 

  • Anno: 2015
  • Etichetta: Skol Records
  • Genere: Heavy Metal

 

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