Voto: 7
Provenienti da Torino, i The Cyon Project si formano all’inizio del 2009. Meno di 5 mesi dopo il gruppo inizia la registrazione del primo demo di 3 tracce “Allegories“. Registrato al Bro Studios di Alpignano sotto l’esperienza di Al & T, meglio conosciuti per il loro lavoro con le leggende europee Goddass. Nel novembre 2009 la band firma con la Extreme Agency per i servizi di promozione e booking. Ciò permette alla band di suonare in parecchie date e dividere il palco con band più rinomate. La voce pulita e i suoni massicci hanno permesso alla band di avere maggiore espressività e la possibilità di estendersi a più ampie e varie atmosfere ed influenze. L’aggiunta del frontman Marco nel 2011 porta nuova vita al progetto, e la band inizia a scrivere immediatamente nuovo materiale.
Il risultato è l’uscita di un EP di 2 singoli e 2 video per le canzoni “React” e “Gears“, registrato & mixato presso l’Aemme Recording Studio di Salvatore Addeo (Scott Russo John Schlitt). Questo nuovo capitolo porta la band ad una frenetica fase creativa, così ha inizio la produzione del nuovo album “Tales of Pain” con Salvatore, come produttore artistico, mixing e mastering engineer. Il nuovo album cattura l’attenzione della Pavement Entertainment, e viene subito firmato un contratto con l’etichetta di Chicago.
Con questo nuovo album, ancora una volta lo stile della band si va’ ad evolvere, lontano dal Death Metal comune e dagli stereotipi Thrash, dando origine ad una vena alternativa con influenze che vanno dal Rock/Stoner al Metal con inserti Sinfonici. L’album parte con ‘Joe‘, musica spettrale da colonna sonora, ma anche con un pizzico di drammaticità teatrale con inserti sinfonici ben amalgamati. ‘Cheesy Song‘, di questo brano mi piace l’attitudine del cantato stile James Hetfield, anche se le voci sono diverse, trovo l’impatto vocale enorme e pieno. Il brano è di per sè molto ritmato e godibile all’ascolto. ‘Mr.Creosote‘, quà la fà da padrone un basso portante e una sezione ritmica che viaggia su grandi livelli per le ritmiche sincopate in un contesto musicale non semplice. Ho trovato le linee vocali vincenti. In ‘Riot‘ e ‘Rulemaker‘ ho trovato una certa flessione per quanto concerne la vena compositiva, non mi hanno impressionato particolarmente per alcune soluzioni musicali.
Si arriva a ‘Phantom Limb‘ che a mio avviso è la perla di questo album. ‘Isaac Foretold‘, ‘Average People‘ e ‘Raise Your Head‘ per come la vedo io, danno l’idea di una suite che si evolve musicalmente, dove la prima passa da un intro di tamburi con sviluppi musicali interessanti, la seconda con arrangiamenti sinfonici che entrano in alcuni momenti topici, sino alla terza che racchiude un po’ lo stile dei The Cyon Project. ‘Sandglass‘, è una bella ballad che non aggiunge o toglie le potenzialità della band.
‘John Ryder‘, ha dei bei riff inseriti molto bene, con una ritmica sincopata estremamente efficace. ‘Englewood’s Hotel‘, questo brano ha degli ottimi arrangiamenti sinfonici calibrati al punto giusto di difficile esecuzione e assimilazione. Le conclusioni sono di una buona band che sa suonare bene con sprazzi di compositiva molto alta, in pochissimi momenti ci sono stati dei cali compositivi, rimediabili nel futuro.
Pier Paolo Lunesu
TrackList
- Anno: 2012
- Etichetta: Pavement Entertainment
- Genere: Thrash Metal
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