Voto: 7

Approccio i ThreeStepsToTheOcean convintissimo di aver già recensito, per queste pagine, il precedente lavoro ‘Scent’, e invece mi accorgo che quest’ultimo fa solo parte della mia collezione personale. Beh, poco male, mi tuffo nel nuovo ‘Migration Light’ unendo questa volta l’utile al dilettevole.

Classificare accuratamente quello che i ThreeStepsToTheOcean fanno potrebbe non essere un impresa semplicissima. La base è sicuramente un post metal strumentale e vibrante, spesso nei suoni ma al tempo stesso psichedelico e atmosferico, che sa incantare e affascinare specialmente quando abbandona le linee guida del riffing lanciandosi in rallentamenti, divagazioni, esperimenti, esplosioni in cui è chiara l’influenza di matrice post rock. Ma la vera sorpresa, a mio avviso, sta nelle spesse muraglie di suono dal forte sapore shoegaze che vengono erette di tanto in tanto a mo’ di barricata, sulla scia di nomi quali Jesu o addirittura, cercando negli anfratti più ombrosi, Planning For Burial (forte la loro presenza, ad esempio, in ‘Sulaco’).

E non si può certo dire che il prodotto sia piatto: si va da momenti prevalentemente atmosferici (‘Dust Bowl’, ‘Wooden Shelter’) a episodi dominati da un dolce post rock (‘Primordial Leavers’), passando per tracce ipnotiche con un sottile retrogusto industrial (‘I End’) o ancora vibranti, dinamiche e al tempo stesso psichedeliche (‘Sur’, ‘They’).

Un più che valido lavoro che conferma quanto di buono già pensavo della band: un disco da assaporarsi possibilmente in totale relax sotto una luce soffusa, di modo da ampliare gli effetti che già normalmente induce sulla mente dell’ascoltatore. Viaggio assicurato!

 

Francesco Salvatori

 

TrackList

  1. They
  2. Sur
  3. Dust Bowl
  4. Sulaco
  5. I End
  6. Wooden Shelter
  7. Primordial Leavers

 

  • Anno: 2015
  • Etichetta: Shove Records / Sangue Disken
  • Genere: Alternative Metal

 

Links:

Bandcamp

Spotify

Facebook

 

Autore