Voto: 7

Nuovo lavoro per i blackster Abhor. Se il precedente ‘Ab Luna Lucenti, Ab Noctua Protecti’ non mi aveva del tutto convinto, con questo ‘Ritualia Stramonium’ trovo invece che la band torni a proiettarsi verso i livelli qualitativi che gli competono.

L’album è lungo, è vero, e questo è forse l’unico difetto: a mio avviso durate superiori ai 40 minuti in ambito black metal sono giustificate solo in rari casi. Ma a parte questo, l’impianto funziona. Il sound poggia le proprie fondamenta nella tradizione più pura del black metal, arricchendola con un imprescindibile tocco di tastiera artefice della connotazione misteriosa-perfida (quasi alla Mercyful Fate) che permea i brani (su tutti, si senta ‘I… the Witch’ per capire cosa intendo).

Senza le tastiere, la musica degli Abhor perderebbe quasi certamente tutto il proprio sentore atmosferico, e con esso gran parte dell’interesse. Ma non sono le uniche artefici della riuscita di questo lavoro: trovo molto positivo anche lo scream, molto più espressivo di quello di tanti “colleghi”. Il tutto, ovviamente, senza sminuire l’impianto sottostante che alla fine regge tutta la baracca, e che ha il merito di tenere omogenea la qualità, tanto che non avrebbe senso nominare un brano piuttosto che un altro.

Una prova più che valida.

 

Francesco Salvatori

 

TrackList

  1. Between Flames and Moon
  2. Diabolus Est Qui Id Invocat
  3. De Exorcismis et Supplicantionibus Quibusdam
  4. I… the Witch
  5. Soul’s Poison
  6. Circle of Stones
  7. The Chant of the Owl
  8. Wine of Sabbath
  9. Requiem for Errans Infernorum
  • Anno: 2015
  • Etichetta: Moribund Records
  • Genere: Black Metal

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