Voto: 9

Ci sono dischi che ti entrano nel cuore, che ti si cuciono addosso come una seconda pelle e per i quali sviluppi una totale empatia. Non trovo parola migliore al di fuori di CAPOLAVORO per descrivere questo ‘Evolver’ dei lombardi Versozero.

Un disco talmente bello per cui una semplice recensione non basta a descrivere quanta qualità ci sia all’interno dei brani che lo compongono,  che ci crediate o meno  qui signori, non parliamo solo di un mero intrattenimento musicale di un’oretta.  Qui parliamo di rock energico ed evoluto, accompagnato da testi splendidi (un plauso a Dario Leoni), intelligenti, che fanno riflettere, e un booklet/libro che dona una terza dimensione al tutto.. un’opera d’arte in tutto e per tutto.

Un disco che emoziona dalla prima all’ultima nota, che va ascoltato attentamente, che in pochi in Italia avrebbero potuto fare per capacità di sintesi e orecchiabilità, un disco che in un mondo musicale giusto dovrebbe entrare di diritto nella parte alta della classifica e che ovviamente è stato snobbato da etichette operanti nel settore. Un disco che gruppi molto più blasonati (con merito sia chiaro) come i Subsonica si possono solo sognare di fare.

A questo punto credo sia doveroso provare anche a spiegarvi cosa vi troverete di fronte all’ascolto di questo disco: Rock dicevamo prima, energico ed evoluto, contaminato da tutto e di più, dal metal, dal modernismo musicale, dall’elettronica (usata sapientemente e mai in modo invasivo), dalla new wave…. un mix di contaminazioni riuscitisimo e mai banale che dona ad ‘Evolver’ un’infinita quantità di sfumature. Il tutto senza mai perdere di vista la base rock solida e definita dei Versozero, gruppo che ha raggiunto una maturità compositiva ed esecutiva invidiabile. Aggiungiamo , oltre a quanto già detto dei testi, una gran voce come quella di Fabio Privitera che conosco da lungo tempo per i suoi trascorsi con i Bejelit e che mi ha sorpreso in questa veste sonora; ho sempre considerato Fabio un ottimo artista, ma non pensavo che la sua versatilità arrivasse a tanto, autore di una prova vocale stratosferica per il genere, quasi camaleontica a seconda dei brani, sempre potente e sul pezzo, senza mai un calo di tensione.. probabilmente il disco in cui mi ha emozionato di più.

Aggiungiamo ancora una sezione ritmica capace di spostare il mood delle canzoni verso lidi a volte inaspettati e sorprendenti, chitarre incisive e elettronica moderna ma non ruffiana. Serve altro? Sì? Eccovi serviti allora un concept basato sui mali del mondo, intermezzi campionati di discorsi di Roosvelt, una produzione e un mix ottimali. Serve ancora altro a convincervi a procurarvi questo disco? Sì? Ebbene…. il tutto , cd, libro e booklet è totalmente free download dal sito della band.

Se non lo avete ancora fatto, correte ad accaparrarvi la vostra copia digitale, e magari come me insistete con la band affinchè stampino una tiratura fisica. Per tutti i discografici… continuiamo a tenere gli occhi chiusi, mi raccomando.

 

Enrico Pulze

  • Anno: 2013
  • Etichetta:  Autoprodotto
  • Genere: Rock

 

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