Voto: 9.5

Tornano con un disco completo i Rosae Crucis e lo fanno a distanza di ben 11 anni da ‘Worm Of The Earth‘ che fu l’ultimo full-lenght inedito della band laziale. Infatti ‘Il Re Del Mondo‘ e ‘Fede Potere Vendetta‘ erano riproposizioni dei vecchi demo in modalità ex-novo, ma che comunque avevano fatto crescere la schiera di fans della band. Nel frattempo erano usciti anche l’Ep ‘Venarium‘ e il singolo apripista di questo ‘Massoneria‘ e cioè ‘Militia Templi‘.

La creazione è stata lunga e travagliata compreso il cambio di etichetta a pochi giorni dall’uscita, ma queste son altre storie che a noi non interessano, ci interessa invece scoprire il contenuto, che dopo svariati ascolti, dimostra come la band sia viva e vegeta e goda di ottima salute. Infatti dopo la breve intro si parte lancia in resta con ‘Hiram Abif‘, l’architetto a cui Re Salomone affidò la costruzione del tempio e dal quale alcuni traggono l’idea che ebbe origine la massoneria. Il brano sprigiona subito la forza e la potenza che sempre emerge nella musica dei Rosae Crucis, diretto, spigoloso e ben orchestrato ‘Hiram Abif‘ crea la giusta atmosfera per seguire un lavoro certosino messo ad opera dalla band. Il refrain è di facile presa, nonostante il percorso intrapreso in questo nuovo album sia meno assimilabile ad un primo ascolto. Se invece si ha la pazienza di ascoltarlo due/tre volte vi accorgerete come sia facile stamparsi certi ritornelli che elevano ogni canzone.

La band ormai ha una struttura stabile, la formazione è ben integrata e i risultati si vedono e si sentono brano dopo brano. Le asce di Andrea ‘Kiraya’ Magini e Tiziano ‘Shreadmaster’ Marcozzi disegnano le trame tra cupe atmosfere e veloci accelerazioni power metal, il tutto nell’epico e progressivo andamento di ogni architettura sonora.

Stupenda si staglia ‘Sancta Sanctorum‘ dai cori magici e penetranti nella mente dell’ascoltatore, con la voce di Giuseppe ‘Ciape’ Cialone imperiosa per una song ridondante e granitica come nella vecchia tradizione della band. Di ‘Militia Templi‘ vi ho già parlato nella recensione di qualche mese fa, mentre ‘Guerra Santa‘ si accompagna al brano storico ‘Crociata‘ portando quella vena marziale che esce dai solchi del cd e ci trascina nel vortice del metallo fumante con il ritmo sostenuto, tellurico e guerriero di Piero ‘Bohemian Moloch’ Arioni alla batteria e Daniele ‘KK’ Cerqua al basso e la liricità poetica che non tradisce mai.

Il Marchio Dell’Infamia‘ imprime il tono epic/doom che le si conviene parlando della fine dei Templari, notevole il ritornello impresso a fuoco come un marchio indelebile, ma le vette massime devono ancora essere raggiunte per il mio modesto parere, ed è ‘Fama Et Confessio Fraternitatis‘ ad andarci vicino al limite massimo di canzone perfetta. Chitarre taglienti, ritmi cupi, melodie particolari e simil gregoriane con un coro roboante e decisivo per farmi innamorare di questa composizione. Con ‘Summi Architecti Gloriam‘ (classica espressione in uso alla massoneria) si sale sul carro del metallo vero e sincero, quello che miete vittime gioiose e devote, refrain impeccabile, struttura perfetta, cosa volere di più? Il finale ci presente dei sample tratti da tg dell’epoca che rievocano tristi e misteriosi momenti.

La title track ‘Massoneria‘ cuce trame intricate e narra la storia dello stesso ordine inseguendo musicalità tra il prog e l’heavy metal infarcito di sprazzi thrash, prima di introdurci a ‘Oriente Eterno (K466)‘ che altri non è che il giuramento di un adepto tra cupi suoni e tetre atmosfere.

Siamo giunti al gran finale e di questo si tratta. Avrei voluto iniziare la recensione proprio dalla fine, poi ho seguito il metodo canonico, ma cio’ non toglie che ‘Terra Mia‘ esprima una liricità imponente, un lato emotivo che non avrei mai pensato. Ciape si esalta mettendo la propria anima e il proprio cuore nel cantare cotanta poesia, tra arpeggi acustici e liricità manowariana. Un sacro inno per la propria terra e per l’intero movimento metal, inarrivabile.

Rosae Crucis sono tornati e lo hanno fatto alla grande, non potevamo aspettarci di meglio. ‘Massoneria‘ consacra la band nell’olimpo del metallo, togliendo quelle poche ragnatele che ancora relegavano i nostri guerrieri nel limbo dell’underground. Onore.

 

Klaus Petrovic

 

TrackList

01. Menzogna, Ignoranza, Ambizione

02. Hiram Abif

03. Sancta Sanctorum

04. Militia Templi

05. Guerra Santa

06. Il Marchio Dell’Infamia

07. Fama Et Confessio Fraternitatis

08. Summi Architecti Gloriam

09. Massoneria

10. Oriente Eterno (K466)

11. Terra mia

 

  • Anno: 2014
  • Etichetta: My Graveyard Productions
  • Genere: Heavy Metal

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