Voto: 6.5

Mr. Martongelli non è di certo un chitarrista che, in madre patria e non, abbia bisogno di presentazioni. Da almeno quindici anni a questa parte lo shredder vanta band, progetti e collaborazioni con i maggiori esponenti del chitarrismo internazionale, i quali gli han permesso un invidiabile curriculum di clinic e live (fra cui festival di punta quali WackenDownload ed importanti “vetrine” come il Namm).

Con queste premesse è quindi lecito che le aspettative per il primo disco solista del guitarhero nostrano fossero discretamente sopra la norma. Ebbene, per fugare subito ogni dubbio ed evitare inutili perifrasi, questo “Spiral Motion” è un buon punto di partenza, ma purtroppo, col potenziale chiamato in causa, nulla di più. Ovviamente ineccepibile nella produzione e con musicisti di tutto rispetto alle spalle (Corrado Rontani alla batteria e Brendan Farrugia al basso per una sezione ritmica al fulmicotone, più l’alternarsi di tre tastieristi in accompagnamento), il disco si dipana in dieci brani che alternano lo shred selvaggio ad un approccio talvolta più anthemico.

L’opener “Eternal”, caratterizzata da una linea semplice ed efficace (che rischia però di sfociar nel già sentito…), ne è un esempio lampante; così come il primo singolo (uscito già un anno fa) “Screaming Ninja”, decisamente più “smanettone”. Si prosegue su questa falsa riga con “Infected-Garbage-Blues” e “Venomous” sino ad arrivare alla distesa “Father”. Una slavina di note e spunti metal fusion ci travolgono in “Cyber-Hammer Of The Gods” (dove ad alternarsi nei solo troviamo Alex StornelloMichael Angelo Batio e Dave Reffet) senza però lasciar all’ascoltatore altro se non quella sensazione di base musicale sulla quale vien dato sfoggio di meri esercizi di stile. Insieme a “Father” è la successiva “Dark Days” ad aggiudicarsi il merito di esser probabilmente il brano più intenso del lotto con un ottimo connubbio di feeling e resa. “Phoenix Rising” strizza l’occhio alle prime produzioni soliste Loureiriane (chi conosce “Universo Inverso”, indurendo un pochetto i toni, potrebbe già farsene un’idea solo leggendo queste righe), mentre “Dead Symphony” rieccheggia di una certa malinconia Beckeriana. Chiude l’lp la mediocre “Bite The Bullet”, che vede come special guest il canadese Dave Martone (talentuoso fusion guitarist di scuola Berklee).

Come già detto, questo esordio solista non entusiasma appieno, sia per reiterata banalità della proposta che per mancanza di una direzione stilistica chiara sulla quale puntare; sia chiaro, non mancano comunque spunti di discreto interesse (ho per esempio apprezzato il “rilancio” dell’utilizzo del whammy nel suo playing) i quali necessitano però di una certa messa a fuoco a favore della melodia. Un grandissimo in bocca al lupo quindi per lo sviluppo dei prossimi progetti …e come sempre: Rock On!

Marco “Sappa” Nicoli

TrackList

  1. Eternal
  2. Screaming Ninja
  3. Infected-Garbage-Blues
  4. Venomous
  5. Father
  6. Cyber-Hammer of the Gods
  7. Dark Days
  8. Phoenix Rising
  9. Dead Symphony
  10. Bite The Bullet
  • Anno: 2014
  • Etichetta: Autoprodotto/Atomic Staff Promotion
  • Genere: Guitar Hero

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