Voto: 6.5

Nati nel 2013 per volere del vocalist (anche chitarrista e tastierista del gruppo) Samuele Faulisi, i milanesi Atlas Pain divengono un quartetto piuttosto attivo, e che dopo un anno già ci propongono questa demo omonima, disponibile per il piacere di molti in free download.

‘Atlas Pain‘, che propone sonorità legate al metal sinfonico e al folk metal, è composta da quattro pezzi, di cui tre inediti più un inaspettato quanto piacevole mix di colonne sonore, molto care al concetto di musica proposto inizialmente dal vocalist Samuele, di cui per ora non dico nulla, e che avremo modo di approfondire a breve. Il gruppo ha recentemente firmato un contratto manageriale sotto Ronin Agency.

Andiamo subito a cominciare!

Il sipario si alza sotto le note della breve ‘Intro‘ , la solita strumentale composta dalla tastiera e da suoni prettamente atmosferici, e che ci prepara al primo pezzo cantato. Bene, inizio col dire che ho molto apprezzato la durata della intro (circa un minuto e mezzo), che rispetta il proprio nome senza eccedere in qualcosa di troppo prolisso. Passiamo adesso ad  ‘Annwn’s Gate‘ , la cui intro sembra riprendere quasi il tema di Pirati Dei Caraibi e che, non a caso, mi ha ricordato anche un po’ le sonorità degli Alestorm. La traccia propone una struttura variegata, con grezze e pesanti distorsioni e il tema principale del pezzo, che fa capolino di quando in quando. Il cantato si rifà al growl, ma si odono i limiti della qualità demo, tuttavia ci può anche stare, anche perché non dà fastidio, complessivamente.
E, adesso, cos’abbiamo, qui? Oh, oh… STANNO PORTANDO GLI HOBBIT AD ISENGARD!! No, fermi… è forse Jurassic Park?… E questo cos’è? Un salto nel passato ad un celebre classico della Disney… Ok, c’è anche Dragon Trainer, ma onestamente non l’ho mai visto… e, infine, si torna ai Pirati Dei Caraibi ! Beh, sì, personalmente ho molto apprezzato. Di cosa sto parlando? Della terza traccia, ‘Foreign Lands‘ , uno splendido mix che propone, in chiave symphonic metal, le colonne sonore relative a tutti i colossal succitati. Una piacevolissima idea, che ci ricorda che la musica è basata soprattutto sull’intrattenimento,  e confesso che con Il Re Leone e Jurassic Park ho fatto davvero un nostalgico salto nel passato. Ma ricomponiamoci e andiamo alla conclusione: una breve apertura di tastiera ci presenta ‘Once Upon A Time‘, che invece si riallaccia al folk metal à la Equilibrium, con tanto di ritornello orecchiabile ed una tastiera onirica che fa viaggiare la mente, per un pezzo che in effetti abbisognerebbe  proprio di una registrazione professionale, perché merita. Bravi!

Bene, tiriamo ora le somme…che dire di questo breve, seppur significativo,  viaggio?
In primo luogo, apprezzo la semplicità e il non prendersi particolarmente sul serio della band (controllando la loro pagina facebook, vedrete scritto “Epic Symphonic Mega Fuckin’ Folk Metal“, ed è tutto dire!). Questa forma mentis si ripercuote per forza di cose anche nella musica, che ci risparmia i tecnicismi in favore di qualcosa di più orecchiabile, scorrevole, ponderato ed immediato, e che riprende, a mio avviso, certe parti “buone” delle influenze dei gruppi a cui la band si rifà (EnsiferumEquilibrium, Turisas…). La voce non è un granché sul piano della registrazione, rispetto al resto, ripeto, ma è un particolare plausibile e trascurabile, in questo caso, ed è forse l’unico neo che mi viene in mente.
Non lasciatevi ingannare dal voto: purtroppo, quando si tratta di una demo, mai sono andato sopra la sufficienza, ma quando ci vuole, ci vuole. E ora, ci vuole.
‘Atlas Pain‘ è una demo che sa intrattenere, con pezzi melodici, gradevoli, e carichi di adrenalina.  Vorrei dire, però, questo: mi raccomando di non proporre certi temi che si somigliano. Mi riferisco al tema portante della prima traccia cantata, e al tema di Pirati Dei Caraibi ri-proposto in ‘Foreign Lands‘. Un ultimo consiglio che vorrei dare, è di non avvicinare eccessivamente il sound a qualcuna in particolare delle influenze che contaminano i lavori inediti. Credo che il bello di questa demo sia che sono state proposte un po’ e un po’ di cose, senza una concentrazione eccessiva in un gruppo, a sfavore di un altro. Si sente, inoltre, anche della voglia di personalizzarsi, ed io credo che, a tal fine, il trucco sia di allentare la presa dalle contaminazioni esterne.

Detto ciò, ora, mi chiedo una cosa. Quando esce l’LP? Questa demo mi ha incuriosito, e mi sorge spontanea la domanda. In attesa di novità, un in bocca al lupo!

Francesco Longo

 

TrackList

1. Intro

2. Annwn’s Gate

3. Foreign Lands

4. Once Upon A Time

 

  • Anno: 2014
  • Etichetta: Autoprodotto
  • Genere: Metal Sinfonico Folk

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