Voto: 6.5
I Vaio Aspis nascono nel 2008. Hanno attraversato vari cambi di formazione e di identità, dall’inglese dell’esordio del 2010 di “Be The Other” all’italiano di questa ultima fatica che porta il nome di “Radica”. Ma anche dal grunge post Seattle al crossover e alternative rock metal attuale, senza dimenticare le radici metal anni ’90. In queste 9 tracce, si capisce subito dove si vuole andare a parare. La produzione è molto buona, suoni convincenti e musicisti compatti, così come lo sono gli arrangiamenti. Pure troppo.
I testi sono incentrati totalmente su uno sguardo alla società che ci circonda con tutte le sue contraddizioni e difficoltà per chi la vive e la respira. In realtà, il disco salvo rarissime eccezioni (“Il giorno muore all’alba” N.d.A.) si sviluppa tutto uguale dall’inizio alla fine, con una formula che si ripete quasi in ogni brano: il brano comincia con 4 battute di ritmica alternative/nu metal ed il cantato/parlato/rap(?) comincia immediatamente catalizzando su di sé tutto il fulcro del brano. A seguire ritornelli cantati che un po’ ci ricordano i Prozac+ e un po’ di più i Subsonica, quelli meno melodici e via così quasi in ogni brano.
Il prodotto ripeto è molto ben fatto ed i testi non sono banalissimi (non sono certo, non dico De Andrè, ma nemmeno i Subsonica o Teatro Degli Orrori, che hanno entrambi una capacità socio-analitica ben superiore), resta comunque lo scorno, di trovarsi di fronte un prodotto che sembra studiato a tavolino per risultare commercialmente riconoscibile, ma che lascia poco o nessuna speranza alla sorpresa.
Per molte cose mi ricordano i Rage Against The Machine, ma non v’è traccia delle Riff di Tom Morello, né dei suoni ultradinamici del loro disco d’esordio, mentre in questo lavoro del nostro sestetto di Vicenza, tutto è molto compatto e compresso e quindi se vogliamo anche un po’ piatto.
I Vaio Aspis hanno secondo il modestissimo e zolforoso parere del sottoscritto, tutte le carte in regola per fare meglio e per osare un po’ di più, senza sentirsi “sotto ricatto” dall’idea di voler essere per forza appetibili commercialmente.
Forza ragazzi, stupiteci!
Evol McDevil
TrackList
1. Sono Ancora Qui
2. Nuovo Giorno
3. Con Il Tempo Il Cane Impara A Sentire L’Odore Di Rabbia
4. Violenza Di Strada
5. Il Giorno Muore All’Alba
6. Sotto Ricatto
7. L’Eternità Di Un Attimo
8. Quel Vuoto In Te
9. Il Paese Degli Uomini Integri
- Anno: 2014
- Etichetta: Autoprodotto
- Genere: Alternative Rock Metal
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