Voto: 6

I lombardi Warmblood, con i loro attuali componenti, sono nella scena da molti anni, e sicuramente questo ‘God of Zombie’ gode dell’esperienza messa al servizio della band, nel risultato finale di un sound che pur tenendosi su una matrice death è ricco di influenze diverse.

Se la base è death americano, le aperture al thrash ed a linee melodiche sono sempre ricorrenti, vocalmente molto simili a Suffocation o Dying Fetus e musicalmente più vicini ad un sound europeo alla Arch Enemy ed a sperimentazioni tipo Coroner, fatto sta che complice anche una scelta in fase di registrazione molto moderna, quest’album risulta sicuramente poco estremo ma ricco di spunti ed influenze.

Già l’intro fa vedere nel suo instrumentale succedersi influenze melodiche e moderne che comunque risultano ricche di pathos, ‘Post Mortem Trasfiguration’ riassume da sola tutto l’album, un mix perfetto di ritmiche americane e svedesi, supportati da una prova dietro le pelli che mi guarderei bene dal definire “signorile”, la drummer in questione pesta di brutto e non si risparmia.

Il disco prosegue sulle stesse tematiche liriche e musicali, e con ‘Unfaithful Celebrant’, dopo l’iniziale assolo di batteria, i fraseggi si spingono verso una ricerca sonora che mi porta in mente i Necrophagist a tratti, intuizione che la seguente carcassiana ‘God of Zombies’ conferma.

Da ‘Replaced by Death’ e ‘Culmination of Final Transformation’ invece il sound tende più verso la modernità svedese, aprendo a melodie che sono ottimamente interpretate dai fraseggi in sessione ritmica, ma che lascia sicuramente il lato estremo, americano e sperimentale intravisto in precedenza.

‘Zombinferno’ chiude quest’album suonato, per dare poi spazio alla strumentale ‘Ite Missa Est’, e secondo me rappresenta il brano migliore dell’lbum, più deathggiante e valorizzato dalle singole prove strumentali, che fanno la differenza per questa band.

Una buona band che fa dell’esperienza il suo punto di forza, ottimi musicisti che eseguono senza sbavature un sound dalle molteplici influenze, un disco che sicuramente non è una perla di metal estremo, che personalmente non definirei nemmeno death ma thrash death, ma che sicuramente offre ottimi spunti dal punto di vista della sperimentazione e della ricerca sonora.

Per concludere un buon album che suona sufficiente, per la ricerca sonora non posso che rimandare al prossimo album per vedere se gli spunti di questo ‘God of Zombies’ verranno messi a frutto, come monito per i fan incalliti del lato estremo del death invece, non fatevi forviare dal titolo molto Avulsed dell’album.

 

Furia Hellcommander

 

TrackList

  1. Intro (Zombie Genesi)
  2. Post Mortem Transfiguration
  3. Contagium Escalation
  4. Eucharist Dead Flesh
  5. Unfaithful Celebrant
  6. God of Zombies
  7. Replaced by Death
  8. Culmination of Final Transformation
  9. Zombinferno
  10. Ite Missa Est

 

  • Anno: 2014
  • Etichetta: The Spew Records
  • Genere: Death Metal

 

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