Voto: 8
Il progetto musicale TBP del musicista romano Mario Contarino arriva alla pubblicazione del secondo album ‘Musical Colors’ che segue, a due anni di distanza, il disco di esordio ‘Universe of Emotions’ uscito nel 2012 e già ampiamente recensito sulle colonne di Italia di Metallo.
Per chi non conoscesse le sue vicende, ricordiamo che Mario è stato colpito fin dall’infanzia da una grave forma di distrofia muscolare che lo costringe su una sedia a rotelle e ne limita fortemente la mobilità. Nonostante la malattia, la sua grande passione per la musica non gli ha impedito di continuare la sua carriera artistica e di comporre e a realizzare nuove canzoni, con l’aiuto della tecnologia e dei moderni software come il Cubase della Steinberg.
Come in occasione del già citato ‘Universe of Emotions’, un importante contributo gli è stato fornito dal produttore e chitarrista Giacomo Castellano, già collaboratore di famosi artisti italiani come Raf e Gianna Nannini, ma questo non è il solo intervento in supporto. Infatti, visto il peggioramento delle condizioni di salute che hanno impedito a Mario di suonare sul disco, le sue composizioni sono state portate alla luce grazie alla partecipazione di numerosissimi musicisti, tra i più noti sulla scena italiana. Per citarne alcuni, i chitarristi William Stravato e Luca Ballabio (oltre ovviamente a Giacomo Castellano), i cantanti Roberto Tiranti e Marco Sivo e il batterista John Macaluso. Come spesso accade in questi casi l’elenco sarebbe troppo lungo e non è possibile citare tutti, finendo per far torto a qualcuno degli artisti coinvolti. Tuttavia un dato di fatto è che ciascuno dei partecipanti, anche quelli non riportati poco sopra dà un contributo rilevante alla buona riuscita del disco.
Musicalmente l’album è per buona parte un progetto strumentale, decisamente vario e con sfumature che vanno dall’hard rock più classico, al metal più aggressivo fino a venature progressive fatte di tappeti di tastiere e di fraseggi tastiera/chitarra piuttosto interessanti che sottolineano, al di là del talento dei musicisti coinvolti, la buona versatilità di Mario Contarino nei panni di compositore.
Uno dei brani più interessanti in questo senso è la title track ‘Musical Colors’ che sembra volerci riportare al sound degli Yes e a quel rock progressivo anni ’70 di cui la band inglese capitanata da Steve Howe e Rick Wakeman è stata tra i principali rappresentanti.
Su territori più vicini al rock più graffiante ed immediato si muovono la successiva ‘Lady Hope’, uno dei brani cantati (molto bene da Marco Sivo) che può vantare un ottimo ritornello di facile presa e un grandioso assolo di Giacomo Anselmi (… mi sembrava di avere dimenticato qualcuno nella lista fatta in precedenza) e la bellissima ‘Reach for the sky’, arricchita da un duetto tra due cantanti sullo stile dei lavori di Russell Allen e Jorn Lande. Anche in questo caso, il punto di forza è un ritornello coinvolgente e melodico che fa da contrappunto a strofe veloci e decisamente più pesanti.
A parte quelli citati, altri brani degni di nota e che anzi sembrano incarnare al meglio l’album sono ‘Wishing Well’, canzone che ricorda da vicino i Black Sabbath meno noti ma non veno validi sul piano musicale, quelli per intenderci con The Catman Tony Martin alla voce, di album fenomenali come ‘Headless Cross’ e ‘Cross Purposes’ e la strumentale ‘The Scorpion’. Entrambi sono pezzi di taglio decisamente aggressivo, molto vicino all’heavy metal e danno un ulteriore pennellata di varietà ad un album coinvolgente e piacevole da ascoltare.
Insomma il disco, al di là della particolarità della sua genesi che lo rende un lavoro del tutto particolare e interessante di per sé, ci offre un livello qualitativo decisamente elevato e merita un ascolto, sia per la qualità delle composizioni, che per i contributi musicali dei partecipanti.
Alberto Trump
- Anno: 2014
- Etichetta: Red Cat Inst Fringe
- Genere: Progressive Rock
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