Voto: 7.5

Con un po’ di ritardo arriva in redazione l’album di debutto degli abruzzesi Andromeda, attivi dai primi anni 2000 ma in formazione stabile dal 2006. Caratteristica principale, e come sapete a me benvoluta, è quella di cantare e proporre metal in italiano. Spesso ci si giustifica dicendo che è difficile adattare la nostra lingua al metal, io direi che forse in inglese si mascherano meglio testi al limite dell’inutilità. Opinioni. Comunque nei nove brani che il quartetto ci propone c’è del buon heavy metal con qualche tocco meno classico e più vicino a suoni moderni, il tutto però fatto con eccellenza. E allora pronti via!

Anime Dannate‘ ci serve un tosto heavy metal che mette subito in evidenza il basso di Sebastiano Marchesani farcito di potenza e rabbia diffusa nel testo molto realistico e immerso negli accadimenti di una civiltà ormai al collasso. Si schierano gli Andromeda per rivoluzionare il mondo che ci circonda con istituzioni pronte solo a reprimere, inizio col botto dunque ma non pensiate che la seguente ‘Wonderland‘ ammorbidisca i toni, anzi, si scaglia ancora con veemenza verso un’ Italia lacerata e rovinata da chi ancora crede alle favole e non si rende conto che tutto va a puttane! Già amo questa band e non mi distoglie nemmeno la parziale decelerazione che si avverte con ‘Carillon‘ con suoni più moderni ma testo sempre diretto e un’ottima parte centrale dove la coesione strumentale si rivela arma vincente.

Senza Macchia‘ è hard’nheavy spiccato, Fabio Molino si districa elegantemente alla voce e duetta alla chitarra con Enrico Bruno, ma il basso è davvero l’asse portante degli Andromeda, un basso che al contrario di tanti altri gruppi è ben presente in ogni brano.

Scatenata (come poteva esser diversamente?) ‘A Testa Bassa‘ roccioso hard rock con staffilate metal a irrobustire il tutto con colate di riff assassini. Qui plauso anche al batterista Davide Tenaglia cuore del motore andromediano che esplode nel finale e si ripresenta tribale nell’inizio di ‘Rock Shock‘ altra scheggia di frenetico heavy metal e lode alla musica che più amiamo con testo inneggiante a questa linfa vitale. Qui quando la voce di Fabio si fa cupa mi ricorda il cantante dei V.M18 band hard rock degli anni 90.

Dopo la quasi speed ‘Rock Shock‘ ci troviamo catapultati nelle melodie arpeggiate di ‘Sangue e Male‘ recitata come una vera e propria poesia in questa ballata che si apre poi a momenti di rock duro a loro volta smorzati in un turbinio di variazioni sonore atte a esaltare il livello compositivo e di personalità della band.

C’è spazio anche per una lunga strumentale, ‘2012‘ infatti per quasi sei minuti dà l’opportunità di sfogare totalmente quella rabbia repressa comprimendosi in un isterico modus operandi che esalta una volta di più la sezione ritmica della band di Vasto. Spazio anche a disgressioni fuori schema, più sperimentali e avvicinabili a certe cose prog/psych anni 70. Ci voleva per spezzare quel ritmo forsennato che ci ha accompagnato per quasi tutto il cd.

La chiusura è affidata a ‘Vola Su Andromeda‘ energici riff e refrain impeccabile che chiude in maniera perfetta questo esordio più che positivo. Ci son voluti 8 anni per arrivarci ma ne è valsa la pena, ora aspettiamo la conferma in un futuro magari prossimo. Complimenti ragazzi continuate così.

 

Klaus Petrovic

 

TrackList

1. Anime Dannate
2. Wonderland
3. Carillon
4. Senza Macchia
5. A Testa Bassa
6. Rock Shock
7. Sangue e male
8. 2012
9. Vola su Andromeda

  • Anno: 2014
  • Etichetta: Southern Brigade Records
  • Genere: Heavy Metal

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