Voto: 7.5

È giunto il momento per un’altra recensione e questa volta è il turno dei milanesi “Irreverence”, gruppo thrash metal milanese formatosi quasi vent’anni or sono e che all’attivo vanta quattro album in studio e un EP.

La band è formata da: Riccardo Paioro (chitarra/voce), Stefano Trulla (basso), Davide Firinu (bateria), Eros Melis (chitarra); il loro disco si intitola “Shreds of Humanity” ed è uscito tramite l’etichetta Nadir Music.

Impianto acceso, musica a palla e via che si va: da subito si palesano le influenze teutoniche della band meneghina, con un sound molto Kreator. È proprio dal thrash metal tedesco che gli Irreverence attingono a piene mani per la definizione del  loro modus operandi, non disdegnando però di inserire nel disco influenze di gruppi d’oltreoceano, come gli Slayer, e richiami al death metal.

La musica scorre incessante con tempi ora veloci, ora cupi e di nuovo veloci. La voce, molto raschiata, contribuisce ad aumentare la credibilità di quello che credo sia un buon disco. Volano riffoni incazzati (manco piovessero cuccioli di Mille Petrozza caricati ad uranio!), facendomi apprezzare quella che probabilmente è una peculiarità del disco, ovvero una qualità sonora più che buona e i suoni sono definiti ed escono molto bene. Penso si debba elargire una nota di merito a Tommy Talamanca (Sadist) per l’ottimo lavoro dietro al mixer.

Tra un pezzo e l’altro mi convinco sempre di più dell’ottima prova per quanto riguarda la sezione ritmica di “Shreds Of Humanity”, soprattutto per basso e batteria. Il primo perché fa notare molto bene la sua presenza descrivendo linee convincenti e la seconda perché non smette un attimo di martellare pesante, i tempi sono giusti e il groove spinge veramente forte (se siete amanti del tu-pa tu-pa tu-pa modello “mitragliatore” non potrete che apprezzare).

Voglio anche spendere due parole, estraniandomi dal contesto prettamente musicale, sull’artwork di copertina eseguito da Andreas Marshall che ha già eseguito lavori di questo genere per KreatorBlind Guardian e In Flames (così giusto per tirare due nomi a caso). Ebbene, questa copertina, ragazzi, è veramente brutale, era da tempo che non ne trovavo una così bella, ispirata e fottutissimamente grezza. Ogni volta che la guardo sorrido e penso alla grezzaggine delle copertine dei Carcass unita alla brutalità dei Cannibal Corpse. Bella, cazzo!

Quindi che dire di “Shreds of Humanity”, gran bel Cd confezionato bene e soprattutto registrato bene: come non poter apprezzare un gruppo che da vent’anni fa parte di una scena musicale in cui servono veramente le palle per sopravvivere? Gli Irreverence hanno saputo miscelare il buon vecchio thrash con delle influenze musicali fresche e quel tanto di Death che basta per rendere il tutto ancora più incazzato, dinamico e ricco di quella mixitè sonora che spesso manca ai gruppi “mono old school”.

Non mi resta che augurare agli Irreverence un in bocca al lupo per il loro futuro e a voi, amici lettori, un buon ascolto e di trovare un’interpretazione vostra al disco.

Stay Thrash

Luca Fiorini

 

TrackList

 

  1. The dark fields
  2. Shreds of humanity
  3. React, reborn
  4. Paradox
  5. Discordianism
  6. Estranged
  7. Fear
  8. Mankind persecutors
  9. Endeavour to live
  10. Bullets
  • Anno: 2014
  • Etichetta: Nadir Music
  • Genere: Death Thrash

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