Voto: 6.5
Giungono al debutto sulla lunga distanza gli Wrong Way To Die, band dedita ad un elaborato post hardcore che ormai presenta ben poca traccia del metalcore suonato fino a pochi anni fa.
L’impressione principale, ascoltando questo album, è che la band riproponga a qualche anno di distanza le idee base che hanno reso grandi i primi Mastodon: mantenere una buona componente di aggressività riuscendo al contempo a razionalizzarla, nascondendovi all’interno soluzioni strumentali che vanno decisamente oltre il semplice abuso dei breakdown, e aggiungendo di tanto in tanto arpeggi o break più atmosferici che altro. Molti non esiterebbero a scomodare il termine progressive.
Niente di particolarmente nuovo, dunque, ma questo non toglie che quanto i nostri ci mostrano con ‘Ingrates’ sia degno di interesse. Trentacinque minuti che fanno della solidità il loro punto di forza, e che vanno a prestarsi anche a un ascolto distratto, ma che rivelano varie sorprese se seguiti attentamente. Come episodi migliori cito da un lato ‘Heartless Chest’, brano abbastanza in linea con la tradizione post-core e dal buno impatto; dall’altro vado a scomodare l’accoppiata ‘Andante’/‘Hard To Believe’, la prima una strumentale che introduce buone idee melodiche, la seconda un brano più classico e violento che va a riprendere a sprazzi (nell’incipit, ma non solo) gli elementi armonici precedentemente introdotti, complice anche una linea vocale poco invasiva.
Un disco, alla fine, che non stupisce ma convince. Un buon passo, fermo e sicuro, in quella che potrà essere la carriera degli Wrong Way To Die.
Francesco Salvatori
TrackList
- On Drugs
- Reverentia
- Heartless Chests
- At Dusk
- Withering Decay
- Andante
- Hard To Believe
- Coin Toss
- Shades
- Anno: 2014
- Etichetta: Redfield Digital
- Genere: Progressive/Metalcore
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