Voto: 7.5
Se ci si aspetta di ascoltare la solita band emergente che propone lavori non curati, con nulla di nuovo da dire e cerca di attirare l’attenzione del pubblico con un album dall’ artwork promettente che stupisce con “effetti speciali”, per poi deludere al primo minuto d’ascolto facendo desiderare di riporre l’incauto acquisto nei più remoti meandri del dimenticatoio, non si deve acquistare “Russian Roulette” degli Uncledog.
Questo primo full lenght della giovane band padovana è una vera “botta nei denti” per tutti coloro che perseverano nel dire che le nuove leve del rock made in Italy sono solo fonte di faciloneria e qualunquismo senza aver nulla di buono da proporre.
La band formatasi nel 2008 ha all’attivo tre demo e un ep dal titolo “Face On The Floor” prodotto dalla californiana Sylvia Massy (Tool, System of a Down, Red Hot Chili Peppers.) che colpita particolarmente dalla bellissima canzone “Maddalena” si interessa ai giovani musicisti. Segue un notevole tour europeo e extra-europeo (Slovacchia, Finlandia, Ucraina, Olanda, Spagna, Russia…) e un lungo periodo dedicato alla composizione di nuovi inediti che sfocia nella realizzazione dell’album suddetto.
Dopo un primo sguardo scettico alla copertina del disco dove non figurano ne logo ne titolo dell’album, scelta quantomeno azzardata per una band emergente, e in cui una pistola composta ad arte con la strumentazione della band fa da protagonista pur non colpendo il bersaglio dell’attenzione come dovrebbe, si passa all’ascolto dei brani e qui la musica cambia di brutto; si viene coinvolti da un vortice di trascinante rock che conduce l’ascoltatore attraverso diverse epoche e sound pur mantenendo una piacevole e armonica continuità, emergono band di ispirazione, dai Deep Purple ai Pearl jam, Alice in Chains e Foo Fighters, si passa dall’hard rock al grunge al progressive, viaggiando attraverso gli anni ’70 che sembrano aver ispirato il brano di apertura “Always Updated“ si prosegue con gli ’80 nella title track “Russian Roulette“ e si arriva ai ’90 che riecheggiano fra le note della conclusiva “Dying sun” dal ritmo trascinante che invoglia a ripetere l’ascolto dell’intero album.
Buona la produzione ad opera dell’ ingegnere del suono Pietro Foresti e davvero ottima l’idea e la realizzazione della registrazione in presa diretta da cui traspare l’energia e la vera natura di “animali da palco“ dei musicisti dotati di grande coesione, energia e precisione tecnica . Divertente ed efficace anche il video a supporto della seconda traccia dell’album “Shiver“, ironico e trascinante nella sua semplicità.
Raffaella Singer
TrackList
01. Always Updated
02. Shiver
03. Follow the Sound
04. Starry Cloud
05. Russian Roulette
06. Brother
07. Peach
08. Tears In Vain
09. Kick The Law
10. Dying Sun
- Anno: 2014
- Etichetta: Vrec/GtMusic
- Genere: Grunge/Hard Rock
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