Voto: 8.5

I vicentini STIGMHATE, attivi dalla fine degli anni 90 e dopo 3 full length, sono in procinto di pubblicare il loro quarto album “Zodacare Od Zodameranu” (di cui potete vedere il teaser) con Bakerteam e noi di Italia di Metallo abbiamo l’onore di ascoltarlo in anteprima.

La nera fiamma del Black Metal continua ad ardere vigorosamente per gli Stigmhate; oltre ai tratti tipici del black scandinavo troviamo anche qualche richiamo a quello americano in particolare per alcune scelte sonore che ho trovato molto buone.

Album equilibrato, nonostante la lunga carriera ed un concept lirico piuttosto complesso, la band non si avventura troppo in composizioni ridondanti e/o ripetitive. I brani sono elaborati ma accessibili e di forte presa fin dai primi ascolti.

Dopo la breve intro,  “The Third Obsidian” colpisce subito per l’elevato tenore di violenza e malvagità, mettendo in campo sin da subito le qualità stilistiche degli Stigmhate.  Veniamo trascinati nel loro vortice sonoro e ne usciremo marchiati a fuoco.

Ave Averno in Genesi Nema” brano ancora più spigoloso, dalle chitarre molto taglienti. Nonostante un arrangiamento più “canonico” si fa interessante anche per alcune dissonanze nelle linee di chitarra.

Il viaggio che ci conduce gradualmente  al trapasso di “Mistress of Bone’s Mounds”, cadenzato da  accenni epici con una parte finale affine al death metal, apre la strada alla sferzata di “Pleroma Apocrifa Mistica” dalle  sfumature più black primordiale.

Senza alcun calo di tensione arriviamo ad “Adamas Ater” dall’arrangiamento più canonico, furente e dritta ma carica di cattiveria. “The Templethoth” dalle orchestrazioni più elaborate con sferzate blackened death metal, elemento che fa da cardine per la successiva, devastante “Radiant Darkness”, in cui il lavoro ritmico è davvero superlativo.

Dopo la transitoria, ma valida “May the Cursing Be” (semplicemente perché non aggiunge niente al sound e allo sviluppo tematico dell’album), troviamo “Feralis Exrcitus”: brano dalle linee melodiche più marcate che infondono una notevole carica epica, senza alleggerire il tiro micidiale di  Zodacare od Zodameranu.

L’album, prima della conclusiva bonus “Abraxas”, si conclude con la formidabile “XV” dove trovano spazio altre sfaccettature del sound degli Stigmhate, di particolare pregio il riffing di chitarra che propone soluzioni davvero intriganti.

La mia valutazione si ferma a 8,5 perché avevo  solo una copia digitale priva di testi e note. Visto che sono presenti anche degli ospiti d’eccezione, il packaging che sembra di altissimo livello, il costrutto tematico profondo e complesso; questo  disco sicuramente ha tutte le carte in regola per essere considerato uno dei migliori lavori del 2014.

Zodacare Od Zodameranu è un album eccellente, non solo una conferma per i vicentini Stigmhate ma anche un trampolino di lancio per qualcosa di più grande. Un consiglio è sicuramente quello di fare vostra una copia di questo bel disco e di seguire gli Stigmhatemolto più che una promessa del metal nazionale! 

Fourarms

 

TrackList

01. Aetherion
02. The Third Obsidian
03. Ave Averno In Genesi Nema
04. Mistress of Bone’s Mounds
05. Pleroma Apocrifa Mistica
06. Adamas Ater
07. The Templethoth
08. Radiant Darkness
09. May the Cursing Be
10. Feralis Exercitus
11. XV
12. Abraxas (bonus)

 

  • Anno: 2014
  • Etichetta: Bakerteam
  • Genere: Black Metal

 

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