Reduci dall’ultima release, We Fight’, che ha raggiunto buoni consensi, e di cui ci siamo occupati su questo stesso portale, i power metallers Arthemis decidono di regalarci , in questo 2014, un disco “registrato” durante l’esibizione dal vivo, avvenuta in data 30 novembre dell’anno scorso, del festival Hard Rock Hel VII, intitolata ‘Live From Hell’, ove i nostri si sono esibiti suonando otto brani provenienti sia dall’ultimo lavoro, sia da dischi meno recenti (come ‘Heroes’ e ‘Black Society’, rilasciati rispettivamente nel 2008 e nel 2010), accompagnati da un pubblico attivo e coinvolto.

Andiamo subito ad iniziare!

La traccia d’apertura, notiamo, è la stessa che apre il disco ‘Heroes’, ovvero ‘Scars On Scars’, che dal vivo è preceduta da un assolo d’intro, il pubblico in delirio, e il cantante che si accoda a loro, torreggiante,  presentando energicamente il pezzo. Traspare immediatamente tutta la potenza e il trasporto durante l’esecuzione, in particolare chitarristica ad opera di Andy ( A.K.A. Andrea Martongelli), per una canzone che già ricordo bella adrenalinica durante la registrazione in studio: bella e potente anche qui, peccato per il ritornello, talvolta non convincentissimo, ma che influenza molto poco il risultato finale. Ci si collega immediatamente al pezzo successivo, questa volta proveniente dal potente LP ‘We Fight’, ovvero ‘Still Awake’, melodica ed incisiva, e che non lascia un attimo di respiro, grazie alle instancabili sfuriate chitarristiche e il drumming pacato ma efficace del batterista Kekko, a cui ben si accoda un assolo di basso nell’outro, ad opera di JT. Giusta è la scelta di incitare ed eccitare il pubblico, rivelando loro del recording diretto, quando alle porte c’è ‘We Fight’, che, come i fan della band sapranno, è un’altra smitragliata bella diretta, in cui il vocalist Fabio D fa la parte del leone, forte di una timbrica alta e melodica, per un pezzo eseguito perfettamente e senza una virgola fuori posto. Bella anche ‘Home’, direttamente dal disco ‘Heroes’, che, onestamente, evitando paragoni con l’originale, ascoltandola qui sembra quasi una registrazione fatta in studio, e non dal vivo, e con questo credo di aver detto tutto. Con ‘Electri-Fire’, invece, si va ancora più indietro: parliamo infatti di una traccia ripresa da ‘Black Society’, che si apre a noi in tutta la sua pesantezza che rimanda a venature heavy, ove il singer si esibisce in un cantato poco più acuto e che certamente sa mettersi in risalto nella chiusura, dove si lascia andare con un lungo vocalizzo e che, non pago e senza il fiatone, si diletta anche nella presentazione del drummer. Torniamo ora a tempi più recenti, con ‘Empire’, traccia d’apertura del disco ‘We Fight’, e che, parrò ripetitivo, può vantare un’altra ottima esecuzione che poco ha da invidiare alla versione studio, per più di sei minuti di ruvido metallo, il cui difetto dell’essere un pezzo prolisso viene soffocato dall’incedere incalzante della band, e da una struttura variegata e che raramente si assesta su un punto, senza dubbio favorevole ad un bell’headbanging. Sarà un caso che l’accattivante settima traccia, aperta da un’intro strumentale, si intitoli 7 Days, e che torni a proporsi dal vivo, con somma soddisfazione del pubblico, suonata con energia, in tutta la sua potenza e melodicità. A concludere il pacchetto è ‘Vortex’, che ben alterna la distorsione costante e cadenzata con i versi cantati, che vengono giostrati efficacemente, concludendo il live in modo esplosivo, forte dell’esultare del pubblico e dell’entusiasmo del vocalist.

Bene, tiriamo ora le somme….Iniziamo col dire ciò che non ho mancato di ripetere in più di un’occasione (e che inizio quasi a sentirmi in colpa nel rimarcare costantemente!), ma l’esecuzione è veramente ben riuscita, e dimostra come la band ci tenga alla pulizia del sound durante i concerti dal vivo. Il vocalist dimostra di essere un buon frontman, mostrando quel giusto coinvolgimento che si sposa volentieri con un leggero distacco, necessario per creare un equilibrio quasi perfetto. Per chi non conosce la band, questo disco dal vivo può rivelarsi un ottimo primo passo per capire chi sono gli Arthemis e cos’hanno da proporre: di sicuro, gli acquirenti non troveranno suoni sporchi o un cantato stonato, e sarà praticamente come acquistare un album fatto in studio, mentre è inutile, arrivati a questo punto, arrivare a consigliare il disco ai fan sfegatati della band, che già si saranno fiondati all’acquisto. Mi esimo dal mettere un voto a questa release, poiché credo che i giudizi siano necessari quando si rilascia qualcosa di nuovo e che è da giudicare, non pezzi conosciuti e già giudicati.

Francesco Longo

TrackList

01. Scars On Scars

02. Still Awake

03. We Fight

04. Home

05. Electri-Fire

06. Empire

07. 7 Days

08. Vortex

 

  • Anno: 2014
  • Etichetta: Off Yer Rocka Recordings
  • Genere: Power Metal

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